di Massimo Colonna
Nuova puntata della battaglia che una sessantina di insegnanti del Ternano stanno portando avanti per ottenere l’inserimento nelle Gae, le graduatorie ad esaurimento. Il Consiglio di Stato infatti ha accolto il ricorso presentato nelle scorse settimane dando mandato così all’Ufficio scolastico di Terni di tenere conto delle posizioni dei ricorrenti per contratti a tempo determinato e indeterminato per le prossime programmazioni.
La vicenda La questione era sorta nel 2015 quando un gruppo di docenti con diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 aveva avviato una azione giudiziale con l’obiettivo di ottenere l’inserimento nelle Gae. L’inserimento in questa lista rappresenta l’unica strada, a parte il concorsone pubblico, per poter aspirare ad un contratto di ruolo con il ministero. «A giugno 2016 – spiega l’avvocato Antonio De Angelis che sta curando la causa – il Consiglio di Stato aveva accolto la domanda cautelare proposta dai docenti inserendoli con riserva, fino cioè ad una sentenza definitiva di merito, nelle graduatorie ad esaurimento della Provincia di Terni. Nonostante ciò l’Ufficio Scolastico di Terni si era sempre rifiutato di considerare gli insegnanti destinatari di questo provvedimento ai fini della stipulazione di contratti a tempo determinato e indeterminato».
Nuovo ricorso Gli insegnanti si erano così trovati costretti ad effettuare un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Poi ecco il pronunciamento dell’11 novembre scorso. «Il Consiglio di Stato – prosegue l’avvocato De Angelis – ha accolto il ricorso per ottemperanza ordinando all’Ufficio Scolastico di Terni di tener conto dei ricorrenti ai fini della stipulazione dei contratti a tempo determinato e indeterminato». Non solo dunque il Consiglio ha dato indicazioni all’ente ternano di provvedere a ‘sanare’ questa situazione, ma ha anche previsto che nel caso di un ulteriore rinvio della vicenda sarà nominato un commissario. «Un risultato importante – conclude il legale De Angelis – perché il Consiglio ha definitivamente chiarito la posizione dei cosiddetti inseriti con riserva, prevedendo anche, in caso di ulteriore inottemperanza dell’Ufficio di Terni, il commissariamento dello stesso, mediante la nomina di un commissario ad acta, già individuato nel direttore generale per gli ordinamenti scolastici del ministero».
@tulhaidetto