No deciso a qualsiasi tentativo di cibo precotto. «Ne parleremo anche al tavolo della commissione consiliare». A sostenere la tesi è il comitato ‘Commissari mense’, nato per sostenere i diritti dei genitori durante l’ultima ‘battaglia’ contro la riorganizzazione del Comune a cui prende parte anche l’altro comitato, il Cosec, anche questo formato da mamme e papà.
No al cibo precotto «Alle ipotesi paventate di cibo trasportato precotto o proveniente da uno o più centro di cottura per tutte le scuole del territorio – si legge in una nota del comitato – noi diciamo no. In attesa della convocazione, così come promessoci, in commissione consiliare, siamo pronti ad intraprendere ogni iniziativa utile affinché il servizio di refezione scolastica venga reso ai bambini rispettandone il diritto alla salute e ad una alimentazione sana e di qualità».
Le scuole interessate Di questo gruppo fanno parte «tutti i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio mensa in tutte le scuole di Terni, tra cui Marconi, Mazzini, Cospea, Le Grazie, Borgo Rivo, Don Milani, Matteotti, Guglielmi, San Clemente, Marmore, Collescipoli, Maratta e San Michele. Ad oggi la nostra attenzione è focalizzata sul futuro delle mense scolastiche stante la prossima scadenza dell’appalto di gestione e la paventata ipotesi della chiusura delle cucine in loco in favore dei pasti trasportati».
La battaglia Il passo più importante del comitato è stato quello della presentazione dell’atto di indirizzo finito poi all’attenzione dell’ormai celebre consiglio comunale in cui i genitori hanno affollato la sala di Palazzo Spada. «I fondatori del comitato hanno redatto l’atto di indirizzo che ha posto all’attenzione del consiglio comunale, dal 14 dicembre in poi, il tema delle mense scolastiche. Resta ferma la nostra volontà di batterci affinché venga mantenuto il modello di mensa con la cucina in loco, che è oltretutto il fiore all’occhiello della ristorazione scolastica nel nostro territorio, a cui molte altre realtà aspirano e lottano per riottenere».
Il nuovo appalto «Dal momento – scrive il comitato – che è da ritenere di buon livello la qualità attuale della ristorazione scolastica e vista l’importanza educativa di una corretta alimentazione, è nostra intenzione costruire un dialogo con le istituzioni affinché con il nuovo appalto per la gestione del servizio di refezione non si passi ad una diversa tipologia di fornitura dei pasti che pregiudichi il risultato raggiunto».