Asilo foto generica

La Cgil Funzione pubblica vuole vederci chiaro sui possibili sviluppi della gestione degli asili. Nei giorni scorsi la seconda commissione consigliare ha approvato un atto di indirizzo per impegnare la giunta a fare di tutto per introdurre delle convenzioni tra pubblico e privato per aumentare le potenzialità dei servizi offerti alle famiglie. Un meccanismo che non va giù alla Cgil.

Forti preoccupazioni «Noi della Cgil Funzione pubblica Umbria abbiamo chiesto un’audizione alla seconda commissione – si legge in una nota di Silvia Pansolini – per fronte alle forti preoccupazioni relative a due punti, la chiusura di alcuni sezioni con una riduzione dell’offerta per la cittadinanza e la diminuzione delle risorse finanziarie per i servizi educativi rivolti all’infanzia. Apprendiamo  dall’atto di indirizzo l’impegno di compiere ogni sforzo possibile per favorire l’accesso nelle scuole di infanzia del territorio ternano, anche in considerazione della prossima approvazione del Bilancio 2015 dove si andrà alla ricerca di risorse finanziarie da destinare a tali servizi. Come Cgil Fp evidenziamo forte criticità nella decisione di stipulare convenzioni con scuole private per i nidi di infanzia laddove l’amministrazione non sia in grado direttamente di sopperire alle carenze con i servizi educativi comunali. Tra l’altro tale linee di indirizzo non  sono state affatto portate a conoscenza nell’audizione richiesta da noi».

Netta contrarietà «Pur comprendendo l’intento di garantire un ampliamento del servizio – prosegue la nota – manifestiamo la nostra netta contrarietà in quanto riteniamo che un’amministrane pubblica deve porsi l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici garantendo un’offerta in grado di soddisfare le domande di tutti i piccoli utenti che desiderano accedere ai servizi pubblici e non a quelli privati. Tra l’altro ci chiediamo se con tali convenzioni si arrivi ad una vera razionalizzazione della spesa o al contrario, si continui a dirottare risorse pubbliche verso privati senza alcuna verifica e senza nessuna garanzia. Ci sembra insomma che anziché investire nel pubblico si voglia sopperire alle carenze che ormai da anni manifestiamo con utilizzo di risorse finanziarie pubbliche a favore del privato».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.