Entrerà in vigore lunedì 11 gennaio e avrà effetto fino al 31 marzo prossimo il pacchetto di interventi volti a contrastare il fenomeno delle polveri sottili. Le piogge, stando a quanto riferisce il Comune in una nota, hanno già ridotto il livello di Pm 10 comunque presente in città e pure oggetto di due flash smog, uno nel 2015 e uno nel 2016. Le misure disposte dall’ente riguardano il traffico veicolare, gli impianti di riscaldamento e la bruciatura degli scarti vegetali. Insoddisfatti gli esponenti di Sel chiedono Piano della mobilità urbana.
Mobilità Già da questo lunedì e martedì nella cosiddetta ‘zona zero’ non sarà consentita la circolazione delle auto più inquinanti. Nello specifico resteranno fermi ai box gli Euro 0, 1 e 2 mentre potranno circolare liberamente Euro 5 e 6, veicoli elettrici, a gpl, metano e ibridi . «L’ordinanza – aveva spiegato l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti – è tesa a rimodulare la circolazione delle diverse motorizzazione per ridurre le emissioni. Per le Euro 3 e 4 la viabilità è limitata alle principali arterie di collegamento quartieri con i parcheggi interrati». La ‘zona zero’ è quella perimetrata da piazzale Dante, via Curio Dentato, via della Bardesca, via Castello, Lungonera Cimarelli, corso del Popolo, via Aleardi, vie Prati e Carducci, piazza Dalmazia, via Oberdan e via Tito Oro Nobili.
Terni «Una ordinanza – si legge nel sito di Palazzo Spada – che nei prossimi giorni sarà integrata dalla disposizioni per la riduzione della velocità dei veicoli che transitano in città, per recepire le nuove direttive del ministro Galletti, compatibilmente alla conformazione e tipologia delle arterie cittadine». Per tutto il periodo dell’ordinanza (e per la verità gà da alcune settimane) il parcheggio interrato di corso del Popolo costa la metà, quello di San Francesco il 10% in meno.
Riscaldamento Sempre da lunedì, fino al 31 marzo, entreranno in vigore anche le norme per la limitazione del riscaldamento e per la riduzione della dispersione energetica, quindi la temperatura dei termosifoni, non potrà superare i 18 gradi salvo eccezioni (ospedali, scuole, centri anziani ecc); per compensare, l’ente di piazza Ridolfi ha messo a disposizione degli incentivi per l’ammodernamento degli impianti domestici, circa 70 mila euro. Terza e ultima disposizione del Comune quella riguardante lo smaltimento del residui vegetali: l’ordinanza vieta la combustione privata e ribadisce che l’Asm fornisce un servizio gratuito di ritiro e smaltimento delle potature.
Giacchetti «Così come promesso – dichiara l’assessore – attuiamo le misure strutturali di contenimento dello smog e del Pm10. Le ordinanze vanno a interessare le abitudini di ognuno di noi ma sono estremamente necessarie per dare un apporto alla qualità dell’aria e alla salute dei cittadini. Ci attendiamo risultati anche dagli incentivi volti all’ammodernamento degli impianti di riscaldamento. Le novità sono consistenti, ben al di là delle targhe alterne – superate da due anni dal Piano regionale sulla qualità dell’aria – in un’ottica di contrasto del Pm10 nei suoi effettivi generatori. Fondamentale è l’apporto dei cittadini».
Sel Non concorda con le scelte Comunali Sinistra ecologia e libertà: «Inutile – scrivono dal partito – fare ordinanze episodiche che hanno scarse o nulle capacità di controllo e slegate da una visione complessiva del futuro di questa città. Lo sviluppo edilizio, la gestione dei rifiuti, l’organizzazione dei servizi, la mobilità e tutte le azioni dell’amministrazione devono essere pianificate in modo sostenibile cercando di migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Non è più giustificabile il grave ritardo nel raggiungimento degli obiettivi minimi stabiliti anche nel Piano d’ambito per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Incredibili, a tal proposito, i danni del decreto Sblocca Italia che, nonostante gli ipocriti palliativi della Regione, continua a puntare sull’incenerimento dei rifiuti urbani e ad individuare Terni come sito di impianti di rilevanza nazionale».
La proposta «Torniamo a chiedere – si legge ancora nella nota di Sel – un nuovo, sostenibile e partecipato Piano della mobilità urbana, con all’interno misure tese a favorire il trasporto pubblico, gli spostamenti in bici o a piedi e le zone 30. Come pure una politica tariffaria per i parcheggi pubblici, largamente sottoutilizzati, funzionale ad un corretto governo del traffico automobilistico privato piuttosto che a far cassa. Certo è che, in un contesto così preoccupante, il solo ipotizzare riaperture anche parziali della Ztl è da irresponsabili, tenuto conto che le polveri sottili, come molti studi di settore evidenziano, vengono in gran parte prodotte dal traffico, dagli scarichi delle auto, dal consumo dei freni e degli pneumatici, dal risollevamento delle polveri depositate sulle strade».
Federico Brizi Contrario all’ordinanza anche il consigliere di Forza Italia Brizi: «Da lunedì – scrive – andrà in scena la nuova commedia dell’Amministrazione, che però non farà ridere ma farà piangere tanti cittadini e sarà una trappola per i più giovani! Nella nuova zona zero non potranno accedere neanche i motocicli se non almeno Euro 5. Chi abita in centro e ha il garage non potrà entrare o uscire; bisognerà utilizzare i cosiddetti parcheggi di attestamento, ma quali sono? Come sono serviti dai mezzi pubblici? Perché al posto dell’ex mercato coperto non fare un nuovo parcheggio multi piano visto che ancora non è chiaro che fine farà quell’area oggi così degradata? A Terni non esiste più la cultura del mezzo pubblico e d’altronde la rete è inadeguata se non ridicola. Questa misura non servirà a migliorare la situazione smog e polveri, anzi credo peggiorerà».