Tapis roulant Posterna (foto U24)

di C.F.

Slitta ancora la consegna dell’ultimo cantiere della mobilità alternativa, ossia quello del teatro Nuovo-Menotti dove è prevista l’uscita del percorso meccanizzato della Posterna. In particolare la conclusione dei lavori era prevista tra la fine dell’anno e l’inizio del 2016, ma in realtà i due ascensori e il corridoio sotterraneo non saranno aperti alle utenze prima dell’aprile prossimo. In questi giorni, infatti, gli operai della ditta che ha realizzato l’articolato sistema di mobilità alternativa stanno terminando l’installazione dell’ascensore principale, quello che dai tapis roulant risalirà per 25 metri arrivando fin sotto al Nuovo-Menotti.

Slitta ancora la consegna degli ascensori del Nuovo-Menotti Ma questo non è l’ultimo intervento. Occorrerà infatti anche realizzare la pavimentazione, gli intonaci e l’illuminazione del passaggio sotterraneo che accompagnerà fin sotto agli ambienti che un tempo ospitavano il bar del teatro. Da qui un secondo e più piccolo ascensore salirà per una manciata di metri accompagnando visitatori e spoletini all’interno del Nuovo-Menotti. L’ascensore in questione è stato ordinato soltanto negli ultimi giorni a causa, questo sostengono in Comune, dei lunghi tempi di pagamento sull’avanzamento delle lavorazioni che ormai da due anni caratterizzano il cantiere. In questo senso nei giorni scorsi l’assessore Angelo Loretoni ha incontrato i vertici di Umbria mobilità, committente degli interventi, per avere rassicurazioni. L’orizzonte di consegna dell’ultima uscita del percorso meccanizzato della Posterna si è quindi nuovamente allontanato, slittando fino alla prossima primavera.

Ancora quattro mesi di lavoro L’ambizione è di archiviare la rognosa pratica prima delle festività pasquali, ossia dell’ultimo weekend di marzo, ma non è escluso che anche in virtù dei collaudi si finisca per aprire l’uscita del Nuovo-Menotti ad aprile. Entro questa scadenza, è la speranza del Comune, dovrebbe essersi risolta anche il caso dell’altra opera inserita nel complesso della mobilità alternativa e tuttora incompiuta, ossia la passerella pedonale sul fiume Tessino sequestrata nel 2012 dalla procura a seguito dell’utilizzo di un acciaio difforme da quello del capitolato di gara. Al registro degli indagati risultano tuttora iscritte quattro persone, tecnici e progettisti del ponte di collegamento tra il parcheggio di via del Tiro a segno e la scala mobile della Ponzianina, ma da Palazzo si vocifera con insistenza di un’imminente archiviazione del fascicolo giudiziario. Se alle indiscrezioni seguissero atti formali, l’ente sarebbe subito pronto a collaudare l’opera e aprirla al pubblico.

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