La Scuola di Polizia (foto Fabrizi)

di Chiara Fabrizi

Lavori di ripristino post sisma e imminente assegnazione del corso da ispettori. Si tira un sospiro di sollievo sul futuro della Scuola di polizia di Spoleto da fine novembre alle prese con l’inagibilità dichiarata dai tecnici della proprietà Idea Fimit su alcune palazzine del complesso immobiliare di viale Trento e Trieste. Dai danni del terremoto del 30 ottobre rilevati in ritardo all’allarme per le sorti dell’istituto umbro il passo era stato breve, ma l’impasse sembra destinata a sciogliersi nel giro di un paio di mesi.

Lavori in corso alla Scuola di polizia Il sindacato autonomo di polizia (Sap) conferma infatti il massiccio impegno di tre ditte che ormai dal 10 febbraio stanno lavorando agli stabili della Scuola di polizia dichiarati inagibili. Il cantiere, seppur aperto con una settimana di ritardo rispetto agli accordi presi in prefettura con la proprietà, procede a spron battuto con una settantina di operai che lavorano anche il weekend per terminare gli interventi previsti e riconsegnare entro la fine di marzo le palazzine colpite dal terremoto, tra cui quelle destinate ad aule, alloggi e uffici. Le imprese edili resteranno in viale Trento e Trieste anche per tutto il mese di aprile, per eseguire gli interventi minori concordati con gli uffici del ministero dell’Interno.

Si farà il corso per 400 aspiranti ispettori Il massiccio impegno sui cantieri è legato a doppio filo alla ripresa delle attività della Scuola di polizia, su cui il vicesegretario regionale del Sap, Moreno Elia, a fine 2016 aveva sollevato ombre pesanti, temendo che l’inagibilità di alcuni spazi potesse rappresentare per il Viminale l’occasione di chiusura dell’istituto di Spoleto: «Oggi invece – dice Elia – prendiamo atto con soddisfazione dell’avvio dei lavori e delle rassicurazioni arrivate da più parti per l’assegnazione del corso di ispettori che inizierà tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, portando in città tra 400 e 500 poliziotti per circa sei mesi. Si tratta di un importante passo in avanti – va avanti il segretario – compiuto grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti».

Il commissariato Salvo colpi di scena, dunque, nell’arco di due mesi la Scuola di polizia si rialzerà e se tutto filerà liscio le stesse autorità, a cominciare dal ministero dell’Interno e dalla prefettura, dovranno anche affrontare il nodo degli uffici del commissariato, a distanza di anni ancora alloggiati in uno stabile inadeguato locato dal Viminale sempre in viale Trento e Trieste ma all’esterno del perimetro della Scuola di polizia. Il trasferimento all’interno del complesso immobiliare porterebbe risparmi per 150 mila euro, pari al canone tuttora corrisposto dal ministero dell’Interno per la sede del commissariato inaccessibile ai disabili, e allo stesso tempo permetterebbe di dotare gli uomini del commissariato di spazi idonei.

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