L'ingresso del Quasar Village (Foto F.Troccoli)

di Ivano Porfiri

Un gigante figlio di un sogno lungo 30 anni, quello di una cooperativa nata in provincia di Perugia come Pac 2000A e che ha conquistato mezzo stivale nel mondo della grande distribuzione, ma che non era riuscita ad avere qui un suo megastore. Apre giovedì mattina al pubblico, dopo un’anteprima per stampa e autorità, il Quasar Village, il nuovo centro commerciale di Ellera di Corciano. Ad attenderlo, con un misto di curiosità e timori per le ripercussioni sulla viabilità della zona, migliaia di consumatori e residenti: 12 mila quelli previsti ogni giorno.

FOTOGALLERY: IL QUASAR VILLAGE

I numeri Il Quasar Village sorge su un’area di 127.881 metri quadri rivoluzionata dopo l’abbattimento della vecchia discoteca Quasar. La superficie fuori terra coperta è di 23.835 metri a cui si aggiungono 250 metri quadri di giochi per bambini, un’area per manifestazioni di mille, quasi un ettaro di verde e un parcheggio da 2.200 posti di cui 1.500 coperti. Forte l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale con sistemi innovativi di produzione di energia, luce e acqua calda. L’investimento complessivo per la realizzazione è stato di circa 100 milioni di euro compresi i 13 di opere di urbanizzazione e la stima, a regime, del volume di affari parla di 80 milioni di euro annui (di cui 40 solo nell’ipermercato) con un flusso di 10-12 mila visitatori al giorno. Il centro commerciale resterà aperto tutti i giorni con i sequenti orari: da lunedì a giovedì 8,30-21, venerdì e sabato 8,30-22, domenica 9-21.

Come si presenta A chi lo visita per la prima volta, il Quasar Village si presenta più o meno come uno dei tanti centri commerciali: entrati dall’ingresso principale che affaccia sull’ampio parcheggio dipinto di verde, si accede nella galleria da 8.100 metri quadri con i 50 negozi che vi affacciano (tra cui Ovs, Piazza Italia, H&M). A metà del braccio principale se ne apre un altro che attraversa longitudinalmente l’ipermercato Conad per chiudersi nel secondo accesso della galleria. Sempre nell’area ma in edifici staccati si trovano altri blocchi con altri 10 store tra cui Obi, PittaRosso, Maxy Toys, Euronics, Burger King. All’esterno sorgerà presto anche un distributore di carburante marcato Conad.

Conad Ipermercato Al di là dei tanti marchi confluiti nel progetto, il cuore del centro commerciale è l’ipermercato Conad, anzi il Conad Ipermercato, nome che rispecchia un cambio di strategia commerciale del gruppo cooperativo. «Dieci anni fa ci eravamo associati ai francesi di Leclerc per il know how sui grandi centri commerciali – ha spiegato l’ad di Conad Francesco Pugliese in un video messaggio – ma ci siamo accorti che il consumatore oggi ha esigenze che noi avevamo già nel nostro dna, cioè cerca nel grande centro lo stesso legame col territorio che noi offriamo già nei nostri negozi più piccoli». Così, nei 5 mila metri quadri dell’ipermercato la parte principale sarà quella dei prodotti alimentari freschi o lavorati in loco con tanto di produzione di mozzarella, pasta fatta in casa, pasticceria artigianale. «Un luogo più simile a un mercato rionale che non a un megastore», nelle intenzioni di Conad.

Bandierina sul territorio «La nostra apertura è un po’ motivo d’orgoglio – ha sottolineato il dg di Pac 2000A, Danilo Toppetti -. L’idea è nata 30 anni fa da Claudio Bricca e l’acquisto dei terreni a Centova, dove poi ci sono stati problemi. Poi abbiamo acquisito l’ex Quasar ma ci sono voluti altri 20 anni da quel 1996 per aprire i battenti. Nel frattempo siamo diventati un gruppo leader ma qui non avevamo un presidio. Oggi finalmente c’è. Abbiamo impiegato 4 anni per realizzare questo gioiello che offriamo al territorio con tanto dei posti di lavoro e la ricchezza che ha portato a Corciano».

I problemi Impossibile anche per gli stessi vertici di Conad negare i problemi che potranno sorgere nei prossimi giorni per l’impatto dei flussi di traffico verso il centro commerciale, già evidenziati nei giorni scorsi dall’Anas e frequenti nei pensieri di questi giorni dei residenti. Basti pensare alle 12 mila persone attese al giorno, specie nella prima fase e sotto le festività natalizie. In un’area contigua al Gherlinda e ad altre strutture commerciali importanti. «Nel primo periodo siamo consapevoli che il traffico potrà andare in congestione – ha ammesso Toppetti – ci saranno difficoltà specie per l’inadeguatezza della piccola rotonda al Quattrotorri. Tuttavia tutta la progettazione della viabilità di servizio è stata fatta insieme al Comune con un investimento nostro di 13 milioni e, a regime, dovrebbe essere sufficiente per reggere il flusso del centro da qui ai prossimi 20 anni».

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2 replies on “Quasar di Ellera, apre il gigante del commercio: «Investiti 100 milioni, attese 12 mila persone al giorno»”

  1. Ė folle che sia stata autorizzata la costruzione di una struttura del genere in un’area già soggetta ad enormi problemi di traffico. Continuiamo a farci del male.
    Ma poi che significa che creano posti di lavoro? Forse pensano che la gente compri di più? Non sarà magari che altri esercizi commerciali saranno costretti a chiudere, con un saldo complessivo negativo sui livelli occupazionali? Sono imprenditori, e va bene, ma non si spaccino per benefattori.

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