Si torna a parlare del Parco termale a San Gemini in occasione dell’incontro ‘Un nuovo modello di sviluppo è possibile’ che si è tenuto venerdì nel borgo Ternano. «Il nostro progetto è sostenibile se avremo almeno 120 mila utenti/turisti l’anno e se lavoreremo senza sosta, 12 mesi su 12. Servono poi infrastrutture e posti letto, poiché quelli esistenti sono pochi», queste le parole di Massimo Caputi – riportate da Ansa -; il presidente di Terme Italia ha parlato anche delle tempistiche necessarie: «Il progetto potrebbe essere realizzato in due, tre anni al massimo».

Parco termale San Gemini «Crediamo che nell’area termale di San Gemini debbano essere creati anche un parco avventura per le famiglie, un villaggio per ‘nomadi digitali’ ed anche uno spazio dedicato al food regionale ed all’organizzazione di eventi», spiega le dichiarazioni di Caputi riportate da Ansa. La società Terme Italia, che gestisce altre importanti terme come Saturnia e Chianciano, ha acquistato all’asta il Parco della Fonte di San Gemini lo scorso maggio. All’incontro di venerdì si è parlato delle risorse che verranno investite per lo sviluppo e la crescita dei territori, focus sulla valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche. Oltre Caputi, erano presenti il sindaco di San Gemini, Luciano Clementella, l’assessore regionale al Turismo, Paola Agabiti, il direttore Regione Umbria coordinamento Fondi Pnrr, Luca Federici, la presidente nazionale Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo, il presidente ‘BeFood’ Giorgio Scassini. «Creare posti di lavoro valorizzando le identità dei territori in chiave turistica, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile che la Regione persegue da sempre – ha scritto l’assessore Agabiti Urbani sui suoi canali social -. Un modello di crescita che prevede ulteriori investimenti rispetto a quelli già stanziati in questi anni. Risorse investite in un asset sempre più strategico per l’Umbria, il turismo, che punta a promuovere la bellezza dei borghi storici, le risorse ambientali e paesaggistiche e il patrimonio culturale».

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