Il Comune di Massa Martana ha avviato sul suo sito internet una consultazione pubblica online sulla realizzazione dei nuovi impianti cogenerativi alimentati con fonti rinnovabili. Il progetto, promosso dalla società Umbrias Faber srl e realizzato in compartecipazione con altre aziende locali, rappresenta una fase essenziale del processo di riqualificazione dell’ex area industriale dismessa in frazione Villa S. Faustino (località Acqua Rossa), avviato da alcuni anni e che ha visto già la realizzazione del complesso Archimede Solar Energy (ASE) da parte del Gruppo Angelantoni.
La consultazione Ognuno potrà dire la propria via email all’indirizzo presente in questa pagina. La consultazione durerà dieci giorni a partire da mercoledì 13 marzo e servirà a far emergere gli argomenti che saranno poi oggetto del convegno che si svolgerà a fine marzo con importanti esponenti nazionali e regionali nonché rappresentanti di associazioni ambientaliste e strutture sanitarie.
Gli impianti Il sito energetico proposto – che prevede la realizzazione di cinque moduli per una potenza complessiva di circa 900 kW elettrica e 2 MW termici – è l’ultimo tassello di un piano territoriale portato avanti dal Consorzio Flaminia Vetus (di cui fanno parte i Comuni di Massa Martanae Giano dell’Umbria, insieme a Sviluppumbria) in collaborazione con il Comune di Massa Martana. In dettaglio, si tratta di cinque moduli di cogenerazione da 190 kW di potenza elettrica e 300 kW di potenza termica ciascuno.Grazie al teleriscaldamento, secondo i calcoli ogni abitazione risparmierà dai mille ai duemila euro l’anno grazie al mancato consumo di metano o altri combustibili fossili.
Spegnimento della centrale gpl L’intera iniziativa, incentrata sui valori dell’eco-sostenibilità, comporterà lo spegnimento della caldaia gpl che attualmente fornisce calore agli impianti di Archimede Solar Energy (gruppo Angelantoni). Il progetto mira quindi a valorizzare due concetti fondamentali: quello di energia verde, basato sull’utilizzo delle energie rinnovabili come sostituti dell’energia da combustibili fossili; e quello di risparmio energetico, basato sull’aumento dell’efficienza energetica.
Il combustibile Il sito produrrà infatti energia pulita, con un impatto ambientale drasticamente ridotto rispetto al precedente impianto a gpl. Il combustibile utilizzato negli impianti cogenerativi alimentati con fonti rinnovabili è legno proveniente da tagli forestali, recupero di legno vergine derivante da diradamenti boschivi, ripulitura di fiumi fossi etc. e da colture prossime (filiera corta) che, oltre a non avere impieghi competitivi di maggiore o eguale valore aggiunto, rappresenta un problema di invasività rispetto ad altre specie autoctone.
Partecipazione «In questa fase specifica l’amministrazione ha scelto di ottimizzare la partecipazione – afferma il sindaco di Massa Martana, Maria Pia Bruscolotti – utilizzando uno strumento che rappresenta un’innovazione sul fronte della partecipazione delle Comunità locali a questioni complesse.” Per favorire il raggiungimento di questo obiettivo verranno pubblicati documenti di approfondimento ed infografiche esplicative. La consultazione online – una vera innovazione nel rapporto tra istituzioni e cittadini, in linea con le direttive europee per la trasparenza dei processi della pubblica amministrare – è volta a far emergere gli argomenti che saranno poi oggetto del convegno che si svolgerà a marzo con autorevoli esponenti nazionali e regionali nonché rappresentanti di associazioni ambientaliste e strutture sanitarie».
Obiettivi europei «Attraverso questa iniziativa – conclude il sindaco – verranno ridotte in maniera significativa le emissioni inquinanti da combustibili fossili (gasolio, gpl, metano), contribuendo a ridurre il carico territoriale di emissioni di anidride carbonica a livello comunale e regionale. Tutto ciò permetterà di raggiungere con largo anticipo gli obiettivi, che via via verranno imposti per rispettare impegni presi in sede europea, di riduzione delle emissioni di gas serra e che il Comune di Massa Martana ha sottoscritto con l’adesione alla Campagna Europea detta Patto dei Sindaci».