di Daniele Bovi
Nel 1978 si partiva da Terni e primo arrivò Bruno Zanoni, nel 1982 e nel 1995 invece le due cronometro di Assisi incoronarono una leggenda come il francese Bernard Hinault e un campione completo come lo svizzero Tony Rominger. Martedì nella città di San Francesco si cerca il loro successore.
La tappa La decima tappa del Giro d’Italia infatti dopo essere partita da Civitavecchia arriverà nella piazza del Comune di Assisi. Una frazione di «media montagna» lunga 186 chilometri con un finale spettacolare tra i più belli e suggestivi di questa edizione. Il gruppo entrerà in Umbria passando da Amelia, Acquasparta, Massa Martana, Bastardo, Bevagna, Foligno, Spello fino ad arrivare a Rivotorto e su su fino ad Assisi. Una tappa con pochissima pianura e che potrebbe muovere la classifica comandata dal canadese Hesjedal seguito ad appena nove secondi dallo spagnolo Rodriguez, uno degli indiziati per la vittoria ad Assisi insieme a gente come Scarponi, Cunego, Basso o Rigoberto Uran Uran del team Sky.
Le variazioni alla viabilità ad Assisi
Un buon test L’edizione 2012 del Giro non si deciderà di certo nella città del Poverello bensì nella terza settimana di montagna, ma la tappa di Assisi, oltre a essere prestigiosa, potrebbe comunque essere un buon test per la gamba e la voglia di mettersi in mostra di coloro che vorranno portare la maglia rosa sulle spalle fino a Milano. Selezione vera non ci sarà per la maggior parte della corsa che si dovrebbe accendere dalle parti di Bevagna quando al traguardo mancheranno una trentina di chilometri. Da qui in poi le squadre, i loro leader e gli avventurieri di giornata cercheranno la testa della corsa per arrivare nella zona di Rivotorto nelle posizioni buone. Guadagnarle sarà di fondamentale importanza perché gli ultimi chilometri sono difficilissimi.
Il finale Dopo Rivotorto infatti i corridori imboccheranno la strada molto molto stretta e ripida che porta fino al bivio per Assisi passando per San Damiano: in questo tratto ci sono i 1.500 metri del muro di San Damiano con una carreggiata stretta e punte fino al 15%. Ecco perché, fughe di giornata permettendo, se si vuole vincere occorre arrivare a Rivotorto nelle prime posizioni. Poi, superato il muro, discesa di 800 metri e a questo punto ne mancheranno 1.200 all’arrivo. Qui, da porta San Pietro, si entra lungo lo stretto pavè che conduce allo scenario meraviglioso della piazza Inferiore di fronte alla Basilica, poi si sale ancora per gli ultimi 700 metri con punte all’8,5% al termine dei quali ci sarà il traguardo di piazza del Comune. Un degno scenario al termine di cinque chilometri mozzafiato.
Maglia rosa al 17enne Intanto l’organizzazione del Giro ha voluto regalare una maglia rosa, autografata dai big della corsa, al ciclista 17enne caduto il 6 maggio scorso durante una corsa riservata alla categoria juniores a Villa Pitignano. Il ragazzo, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Perugia, è ancora in gravissime condizioni.