Il procuratore regionale Agostino Chiappiniello

di Ivano Porfiri

Crescono le segnalazioni alla Corte dei conti dell’Umbria su sprechi e inefficienze. Lo ha detto il procuratore regionale, Agostino Chiappiniello, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Se dovessi indicare un’urgenza – ha spiegato-, a parte la lotta alla corruzione, che è sempre difficile, direi il recupero di un’etica pubblica. I dipendenti pubblici dovrebbero rendersi conto che sono essi stessi anche utenti. Ci vorrebbe dunque maggiore senso civico nel proprio ruolo, maggiore rispetto di tutti, il che trascende dagli abusi che comunque vanno perseguiti».

Denunce in crescita Chiappiniello ha rimarcato come «le denunce più numerose giungono dai cittadini che chiedono una maggiore efficienza e trasparenza nell’utilizzazione delle risorse pubbliche, soprattutto nell’attuale momento congiunturale, nel quale i sacrifici chiesti sono sempre più consistenti ed hanno fatto lievitare la percentuale delle famiglie che versano in situazioni di grave indigenza».

I casi più eclatanti del 2012

I numeri Nel 2012 la Procura presso la Corte dei conti dell’Umbria ha aperto 1.794 istruttorie, con un incremento del 10,60 per cento rispetto al 2011. Lo ha detto il procuratore regionale, Agostino Chiappiniello, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario. In particolare, sono stati emessi: 40 atti di citazione riguardanti 95 convenuti in giudizio; 69 inviti a dedurre, riguardanti n. 175 invitati; 2 atti di appello; 1.878 provvedimenti di archiviazione; inviate 922 lettere istruttorie. Le istruttorie pendenti al 1 gennaio 2012 erano 4.365, mentre al 31 dicembre si e’ arrivati a 4.241, con una diminuzione complessiva del 2,77 per cento. “Nel corso del 2012 – ha precisato il procuratore – le Pubbliche Amministrazioni, in conseguenza dell’azione promossa dalla Procura Regionale, hanno recuperato in via stragiudiziale la somma di 1.907.337 euro”. Somma cui va aggiunto l’importo delle sentenze di condanna emesse dalla Sezione Giurisdizionale, che ammonta a 436.700 euro.

Amministrazione sana Nel quadro della complessiva situazione amministrativa, Chiappiniello ha ribadito il cruccio della Procura ovvero che «il numero delle denunce acquisite rappresenta una percentuale minima rispetto all’entità delle istruttorie di cui la Procura Regionale si dovrebbe occupare». Questo per la legge che impedisce di agire d’ufficio: si può indagare da qualche anno sono in presenza di una denuncia circostanziata.  In questo quadro, comunque, i numero delle istruttorie «rappresenta comunque un’aliquota ‘contenuta’, ove messa in relazione alla notevole massa di attività amministrativa posta in essere dalla Pubblica Amministrazione e dagli Enti Pubblici locali, la quale è da considerare complessivamente sana ed efficiente e la cui azione tende al perseguimento dell’interesse pubblico della Comunità collettiva locale». «Ovviamente – ha aggiunto – fanno più notizia i casi di cattiva gestione della cosa pubblica che le condotte diligenti e virtuose.

Denunciare «Tanta gente fa il proprio dovere – ha rimarcato il procuratore -, ma se ogni pubblico dipendente denunciasse i casi, tutto sommato isolati, di cattiva amministrazione, forse farebbe una buona azione nei confronti di tutti». Il procuratore ha quindi auspicato di ricevere C«una collaborazione sempre maggiore dalle Amministrazioni al fine di garantire una migliore salvaguardia delle risorse pubbliche nell’interesse della comunità locale e nell’interesse delle stesse Amministrazioni».

Risorse insufficienti Chiappiniello ha sottolineato anche le difficoltà di lavorare con «le risorse finanziarie e, soprattutto, quelle umane di cui dispone la Procura Regionale insufficienti ad espletare compiutamente le dovute incombenze». «La Procura Regionale – ha aggiunto – impegna tutte le risorse umane disponibili per rispondere con celerità, rapidità e puntualità alle richieste di giustizia, nell’interesse della collettività» e «continua a svolgere i propri compiti con notevole sforzo organizzativo, razionalizzando – per quanto possibile – il meccanismo di acquisizione delle denunce di danno e sfruttando al massimo le potenzialità disponibili».

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