Sventato il suicidio di una detenuta nel carcere di Capanne (Perugia). I fatti risalgono al 3 giugno scorso e a darne notizia nelle ultime ore è stato Fabrizio Bonino, segretario regionale del Sappe (sindacato autonomo di polizia penitenziaria).

A salvare la reclusa, secondo la ricostruzione fornita, è stata una agente in solitaria. La poliziotta è stata informata da altre detenute delle intenzioni della reclusa ed è quindi andata a controllare la cella, trovando la porta socchiusa del bagno. Una volta dentro l’agente ha liberato la reclusa che aveva tentato di togliersi la vita con un lenzuolo, l’ha adagiata sul pavimento e ha chiesto l’intervento dei sanitari.

«Il Sappe – è scritto in una nota – plaude al comportamento e alla professionalità dimostrata dalla polizotta, che ha agito in prima persona e che merita una ricompensa ministeriale, ma anche a tutto il personale in servizio a Capanne, dove oggi sono detenute 366 persone delle quali 57 donne e dove si assolve ai difficili e delicati compiti istituzionali con grande professionalità e senso del dovere nonostante la grave carenza di organico, che puntualmente dal ministero non viene valutata per un incremento».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.