Trasferiti senza preavviso dall’ospedale di Amelia a quello di Narni, all’insaputa anche dei parenti che hanno trovato i letti vuoti in nosocomio. È quanto accaduto nei giorni scorsi a una quindicina di pazienti, perlopiù anziani, ora ricoverati nel reparto di Medicina del nosocomio narnese. E mentre dalla città dell’Anello il sindaco Lorenzo Lucarelli chiede una celere riapertura del pronto soccorso locale, per evitare il collasso di quello ternano che per forza di cose costringe a tempi di attesa lunghi, ad Amelia non manca chi accusa la prima cittadina Laura Pernazza di essere complice di una storia già scritta.

Amelia domani e il comitato «Quanto avvenuto – sottolineano i rappresentanti del gruppo consiliare di opposizione Amelia domani – non è altro che l’attuazione della delibera regionale del 5 ottobre 2022 n 1024, come più volte da noi segnalato; abbiamo sperato fino all’ultimo che potessero essere fatte scelte diverse. I silenzi della sindaca – denunciano – sono vergognosi e intollerabili: se nelle stanze di palazzo Matteotti un po’ di amor proprio è ancora presente, questo è il momento di manifestarlo, non c’è piu tempo. In questi mesi abbiamo agito in tutte le sedi e con tutte le nostre forze affinché sì facessero altre scelte per l’ospedale di Amelia. Pernazza invece di limitarsi ad accusare noi della minoranza di speculare sui fatti relativi alla Sanità regionale, insieme ai suoi assessori, i quali ribadiscono che la Sanità è una loro priorità, avrebbe potuto intervenire già da tempo a fianco dei propri cittadini, così come tanti altri Sindaci della Regione hanno fatto e stanno facendo».

‘Blitz vergognoso’ E il malcontento su temi tanto delicati come quelli della sanità, non passa di certo solo per i Palazzi del potere. Mentre i sindacati sono in attesa di una convocazione o almeno una comunicazione ufficiale, come sollecitato tramite lettera inviata a tutte le direzioni competenti del caso, il comitato per l’ospedale di Amelia, bolla l’episodio come ‘Blitz vergognoso’ e organizza per la giornata di sabato 11 marzo una manifestazione di protesta con un corteo che da piazza XXI a partire dalle 10, raggiungerà piazza Matteotti per dire: «No allo smantellamento della sanità pubblica e ripristino di primo soccorso h24».

LETTERA DEI SINDACATI

Un’altra manifestazione in programma a Terni La riorganizzazione delle struttture avrà ripercussioni anche sul personale e le parti sociali sono in attesa di capire quali. La mobilitazione amerina, ad ogni modo, non un caso isolato. Venerdì 10 marzo infatti alle 18, il comitato No alla sanità a pagamento, ha invitato tutta l’Umbria a partecipare a un’altra iniziativa di protesta che si terrà a Terni in piazza Dante, nella zona della stazione ferroviaria. Come spiegato dal portavoce dei promotori, Pierluigi Rainone, sarà un’occasione per chiedere le dimissioni di governatrice Tesei e assessore Coletto proprio per la riorganizzazione della sanità regionale. La sensazione è che proprio questo sarà il tema più caldo della vicinissima campagna elettorale ternana e a seguire quello delle Regionali del prossimo anno.

Politica Non a caso i gruppi di opposizione in Comune a Terni chiedono di convocare subito un consiglio straordinario aperto: «La preoccupante situazione in cui riversa la sanità umbra ed in particolare quella ternana – Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Senso Civico, Terni Immagina – ci ha spinto mesi fa a chiedere insieme alle altre forze di opposizione un consiglio straordinario aperto. Tuttavia, ad oggi, praticamente alla scadenza del mandato di questa consiliatura non abbiamo purtroppo ancora ricevuto alcuna convocazione da parte della presidenza del consiglio comunale. Durante l’ultima capigruppo le forze di maggioranza avevano posto come veto la necessaria presenza della parte politica della Regione Umbria, che però ad oggi non ha dato disponibilità a questo incontro. Da parte nostra, per rispetto che si deve ai cittadini ternani, riteniamo che questa discussione debba assolutamente avvenire in ogno modo, coinvolgendo e convocando tutte le parti del settore sanitario umbro, rappresentanze sindacali e parti politiche, nella precisa volontà di chiudere il mandato dell’attuale consiliatura portando all’attenzione della massima assise cittadina le problematiche della sanità locale che affliggono tanti ternani e non solo. Invitiamo la cittadinanza a partecipare alla manifestazione in programma venerdì 10 marzo contro lo smantellamento e alla privatizzazione della sanità pubblica umbra portato avanti dalla giunta regionale nel silenzio assordante del sindaco Latini. Il corteo partirà alle ore 18 dalla stazione di Terni per arrivare alle 20 a Palazzo Spada. Tutti insieme per chiedere le dimissioni della presidente Tesei e dell’assessore Coletto che attraverso la convenzione tra Università e Regione Umbria vogliono dare l’ennesimo colpo di grazia all’ospedale Santa Maria di Terni che rischia di perdere i reparti di cardiochirurgia, neurochirurgia radiologica, chirurgia maxillo facciale e chirurgia della mano che andrebbero tutti a Perugia con i relativi primari».

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