Alluvione a Monterosso

I robot usati nei terremoti umbri al lavoro nelle zone alluvionate della Liguria. Il servizio regionale di protezione civile della Regione Umbria, impegnato insieme a un gruppo di volontari umbri nell’aiuto alla popolazione di Monterosso dopo la recente alluvione che ha pesantemente colpito la località ligure, sperimenterà per la prima volta per il rilievo dei danni i “robot” finora utilizzati per i beni culturali lesionati dal terremoto.

Ispezioni nei canali Sabato 12 novembre, a Monterosso, a partire dalle 10, l’Unità operativa mobile Attrezzature robotiche del servizio di protezione civile regionale effettuerà, infatti, alcune ispezioni nei canali riempiti da fango e detriti e negli edifici, verificando quale macchinario sia più utile nella fase attuale dell’emergenza e quale possa essere necessario nella successiva fase della ricostruzione.

L’attrezzatura «L’unità operativa mobile – spiega il responsabile della sezione Salvaguardia beni culturali in emergenza, Filippo Battoni – comprende un ventaglio di robot e attrezzature diagnostiche che possono rispondere al meglio alle esigenze di salvaguardia di immobili e strutture in emergenza, assicurando il maggior grado possibile di sicurezza degli operatori e, allo stesso tempo, ottimizzando i tempi e migliorando la qualità delle risposte nelle fasi di primo sopralluogo, rilevamento del danno, messa in sicurezza. Una dotazione di cui l’Umbria è l’unica regione a disporre in Europa e di cui domani ci avvarremo per i sopralluoghi su canali, tubazioni ed immobili».

La colonna A Monterosso opera già da alcuni giorni la colonna mobile partita dal Centro regionale di protezione civile, composta da 35 volontari e quattro funzionari del Servizio di protezione civile della Regione Umbria, con due moduli antincendio e due idrovore (mezzi antiacqua), impegnata nella ripulitura delle abitazioni.