di Gerardo Garofalo
Studenti e lavoratori in piazza insieme nella giornata dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. A Perugia due i momenti di manifestazione che hanno riempito di bandiere il centro storico. Da un lato la manifestazione studentesca, nella Giornata internazionale del diritto allo studio, dall’altro Cigl e Uil, insieme contro la proposta di legge di bilancio del governo Meloni.
VIDEO – IL RACCONTO DELLA MANIFESTAZIONE
Corteo degli studenti Insoddisfatti della proposta di legge di bilancio avanzata dal governo, gli studenti evidenziano una scarsa attenzione ai finanziamenti per le scuole e le università pubbliche. «Siamo in piazza per chiedere la stabilizzazione del Pass Tpl – dice Nicola Cardinali, coordinatore di Link coordinamento universitario – con l’allargamento ai servizi Trenitalia, un aumento delle linee e delle corse dei mezzi pubblici, oltre a un tavolo permanente tra associazioni studentesche, sindacati degli edili e dei trasporti, Regione e Comune per costruire un piano di concertazione sulla situazione abitativa e l’idea di città che ci immaginiamo».
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE DI PERUGIA
Caro scuola «Siamo qui anche per il caro scuola – aggiunge Nicolas Radicchi, coordinatore di Udu – che oggi è troppo costosa per tante famiglie, i materiali scolastici e altri beni devono costare molto meno. Contrattiamo con la Regione per la no tax area a 30 mila euro, misura importante che permetteva alla metà degli studenti più svantaggiati di non pagare le tasse». La manifestazione, svolta in un clima sereno, è terminata in piazza Italia, dove gli studenti hanno spiegato le loro richieste sotto il palazzo della Regione, chiedendo maggior attenzione sulle rivendicazioni del corteo.
IL NO DELLA CISL: «NELLA MANOVRA ANCHE COSE BUONE»
Lavoratori Poco dopo le 10, vicino agli studenti, Cigl e Uil hanno riempito piazza IV novembre, per ribadire il no alla legge finanziaria del governo Meloni. Diversi i settori coinvolti nella giornata di sciopero, come quello dei trasporti, della nettezza urbana e del pubblico impiego. I sindacati hanno chiesto un accesso diverso al sistema pensionistico rispetto alla legge Fornero e migliori condizioni lavorative. Andrea Farinelli, segretario generale dello Spi Cgil dell’Umbria, ha denunciato il decrescente potere d’acquisto dei pensionati e il peggioramento delle condizioni del lavoro che la finanziaria porterebbe.
Precettazione «Pensavamo a come sostenere le nostre ragioni non creando difficoltà all’utenza dei servizi pubblici essenziali – ha detto a proposito delle parole del ministro Matteo Salvini in merito alla precettazione – su questo Salvini si mette in una condizione difficile perché i lavoratori e le lavoratrici hanno lo sciopero come unico elemento per cambiare la loro condizione». La piazza tutta, infine, ha condannato l’attacco del ministro al diritto di sciopero con la promessa che il percorso di manifestazioni non si fermerà.