di C.F.

Mezza Umbria sotto zero, col record di -10,2 gradi rilevato a Cascia dalle stazioni meteo della Protezione civile regionale. A patire il freddo più pungente, però, non sono le zone montane né quelle collinari, bensì i fondovalle a causa di «un’inversione termica molto marcata», ha spiegato lunedì mattina Fabio Pauselli di Umbria meteo, che ha poi fornito anche le previsioni meteo. Da qualche giorno, infatti, si parla di possibili nevicate tra il 31 dicembre e il primo gennaio: «Per l’ultimo giorno dell’anno – spiega l’esperto – i fiocchi cadranno con più probabilità sulle zone appenniniche anche a quote collinari, ma parliamo di precipitazioni molto modeste che potranno verificarsi tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, mentre il primo gennaio anche sull’Umbria arriveranno venti umidi occidentali ed è ancora molto incerta la possibilità che cada qualche fiocco tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio».

Intanto, lunedì mattina alle 8 il Centro funzionale della Regione segnalava metà Umbria di molto oltre lo zero termico. In particolare, oltre al picco di -10,2 gradi di Cascia, va segnalata la temperatura di -2,2 gradi rilevata a Ponte Felcino (Perugia); -5,1 a Foligno; -3,2 a Città di Castello; -2,9 anche a Castiglione del Lago; -3,5 a Orvieto Scalo; -3,7 a Narni Scalo; e perfino Terni ha registrato -0,9 gradi. Tuttavia, Pauselli spiega che «negli ultimi giorni e per l’intera giornata di oggi 29 dicembre si è registrata un’inversione termica molto marcata, coi fondovalle finiti tutti abbondantemente sotto zero, mentre nelle zone collinari o in quota si sono raggiunte temperature anche di diversi gradi sopra lo zero». Il meteorologo indica la causa «nell’alta pressione che si è estesa fino all’Italia, portando aria calda in quota e secca al suolo, con giornate segnate da cieli molto limpidi. Tuttavia – dice – i cieli sereni nelle ore notturne e l’assenza di vento favoriscono il raffreddamento del suolo soprattutto sui fondovalle». Tant’è vero che se a Ponte Felcino alle 8 del 29 dicembre venivano rilevati -2,2 gradi, la stazione del Santa Giuliana, in centro a Perugia, segnava +4,1 gradi.

«Questa situazione persisterà al massimo fino alla prossima nottata, dopodiché dalla mattinata del 30 dicembre aumenteranno le nuvole, l’umidità e la ventilazione, con l’Umbria che col passare delle ore sarà raggiunta dai refoli di un fronte freddo del Nord Europa», dice Pauselli di Umbria meteo, secondo cui «sui fondovalle ce ne accorgeremo poco, perché passeremo da temperature sotto zero a vicino allo zero, mentre a quote di 1.500 metri si passerà da +6 gradi o anche di più a -7/-8 gradi».

Quindi veniamo alla neve: «Qualche nevicata – secondo l’esperto – potrà verificarsi in Umbria soprattutto nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio del 31 dicembre, ma parliamo veramente di poca cosa, al massimo uno sfiocchettata che potrà interessare quote collinari della zona appenninica, ma anche a quote più alte la situazione è la medesima». In base ai dati in suo possesso Pauselli esclude, dunque, che la possibilità di neve per il 31 dicembre possa recare disagi o comunque condizionare i programmi della notte di San Silvestro. La sera del 31 dicembre, invece, «si fermerà la ventilazione fredda, molto probabilmente diminuiranno le nubi e quindi le temperature scenderanno nuovamente» col risultato che «le prime ore del primo gennaio sarà anche più freddo degli ultimi giorni».

Per la possibilità di neve l’esperto di Umbria meteo dice che «è possibile che qualche fiocco cada nel Nord dell’Umbria tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio fino a quote basse, ma è ancora incerto, perché il primo gennaio arriveranno venti umidi occidentali». Queste correnti continueranno anche nei giorni successivi «portando – dice Pauselli – piogge intermittenti nei fondivalle per le giornate del 2, 3 e 4 gennaio, quando avremo un clima tardo autunnale, con temperature in aumento sempre nei fondovalle, mentre la quota neve salirà a 1.500 metri».

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