Dal 25 al 28 gennaio a Todi 'Diritti a Todi, film festival internazionale sui diritti umani
'Diritti a Todi'

di Angela Giorgi

Nove lungometraggi e tredici corti da tutto il mondo, tra cui tre anteprime mondiali, tre europee e una italiana. Questo è ‘Diritti a Todi’, film festival internazionale dedicato al tema dei diritti umani, in programma per l’edizione 2017 dal 25 al 28 gennaio. Tra proiezioni speciali, mostre, eventi collaterali, i vincitori del concorso cinematografico saranno selezionati da un team di giurati in cui spicca il nome del noto cantautore Daniele Silvestri.

Cinema e diritti: film in concorso Quattro giorni di cinema documentario sul tema dei diritti umani, con la partecipazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Cittadinanzattiva Onlus e LIDU (Lega Italiana per i Diritti Umani). Si avvicina la seconda edizione di ‘Diritti a Todi – Human Rights International Film Festival’, rassegna cinematografica incentrata sulle parole chiave “cinema documentario” e “diritti umani”. Il festival intende risvegliare l’attenzione del pubblico su temi urgenti e attuali, stimolando la riflessione sulle principali problematiche sociali contemporanee attraverso un concorso cinematografico. Tre giurie decreteranno i vincitori del festival: in qualità di giurati, giornalisti e addetti ai lavori animeranno per quattro giorni il centro storico di Todi: Daniele Silvestri, Daniele Vicari (presidente della giuria ‘Lungometraggi’), Camilla Filippi (presidente della giuria ‘Cortometraggi’), Vittorio Longhi e Maria Cuffaro, tra i membri della giuria ‘Stampa’. Oltre ai titoli in concorso, il festival prevede sei proiezioni speciali: ‘Due euro l’ora’ (di Andrea D’Ambrosio, in gemellaggio con il MoliseCinema), ‘Ju Tarramuto’ (di Paolo Pisanelli, documentario sul terremoto in Abruzzo del 2009, in collaborazione con la Festa del Cinema del Reale di Lecce), ‘Il viaggio di Samia’ (produzione internazionale sulla giovane somala olimpionica a Pechino nel 2008 e migrante), ‘Nemico dell’Islam? Un incontro con Nouri Bouzid’ (di Stefano Grossi), ‘Boko Haram: les origes du mal’ (di Xavier Muntz, un’esclusiva e agghiacciante indagine sulle origini del gruppo terrorista islamico) e ‘La nave dolce’ (di Daniele Vicari, documentario sul fenomeno dell’emigrazione albanese verso l’Italia).

Non solo cinema ‘Diritti a Todi’ porterà in città anche numerose attività collaterali, tra mostre, convegni, concerti e presentazioni di libri. Giovedì 26 gennaio (ore 21.00) Giovanni Scifoni andrà in scena al Teatro del Nido dell’Aquila con lo spettacolo ‘Guai a voi ricchi’, riflessione ironica sui valori del cristianesimo originario. Sul palco anche la Compagnia Teatro Libero di Rebibbia, formata dagli ex detenuti del carcere romano che testimonieranno il valore rieducativo del teatro nelle carceri. Il Circolo Amerindiano dedicherà una mostra a Roberto Giammanco, storico, sociologo, antropologo, saggista e documentarista. Confermate anche le attività alla Biblioteca Comunale di Todi ‘Lorenzo Leoni’: ‘Etty Hillesum. Un altro mondo è possibile’, lezione/spettacolo con brani tratti dal ‘Diario’ e da ‘Le lettere’ di Etty Hillesum (26 gennaio), Anna Cherubini, autrice televisiva, racconterà con Fabiola Bernardini il suo libro ‘L’amore vero’ (27 gennaio), Annacarla Valeriano presenterà ‘Ammalò di testa. Storie dal manicomio di Teramo (1880-1931)’, uno studio affascinante e documentato sulle vicende del manicomio Sant’Antonio Abate (28 gennaio).

Anteprima al Postmodernissimo La seconda edizione di ‘Diritti a Todi’ inizia con una novità: martedì 17 gennaio (ore 18.00) la preview del festival si terrà al PostModernissimo di Perugia, con lo spettacolo ‘Padroni bianchi con maschere nere – Il Blackface Show’, a cura del Circolo Amerindiano. Presentato in scena per la prima volta, il testo è tratto dal diario di viaggio di Roberto Giammanco nei primi anni Sessanta a New Orleans, dove ebbe la fortuna di assistere a una delle ultime esibizioni del Blackface Show. Concluderà la serata la proiezione del docu-film ‘Loro di Napoli’ di Pierfrancesco Li Donni, uno spaccato sull’inadeguatezza della legge italiana rispetto ai processi inarrestabili dell’integrazione.

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