di Federico Novelli, Ursula Masciarri e Giuseppe Chianella*

«Stefano Bandecchi e Luca Carizia sono stati eletti sindaci di Terni e Umbertide. A loro i nostri più sinceri auguri di buon lavoro nell’interesse delle comunità amministrate. Il centrodestra perde a Terni e vince ad Umbertide. Il centrosinistra esce sconfitto sia a Terni che a Umbertide. Qualunque ragionamento sul risultato elettorale deve partire da questi punti fermi».

Partiamo da Terni «’La sinistra ha consegnato la città a Bandecchi’, queste le parole rilasciate a caldo dal senatore Zaffini, più o meno analoghe a quelle del candidato sindaco del centrodestra Masselli. Insomma il centrodestra avrebbe perso perché la sinistra ha votato Bandecchi. Una vera e propria autoassoluzione e tutto l’imbarazzo per una grande sconfitta. Non una parola di autocritica sulla disfatta del centrodestra, sulle loro responsabilità, sulla sfiducia che hanno dichiarato a loro stessi, sulla sconfessione del sindaco uscente e sui loro cinque anni di governo cittadino. Parole che lasciano trasparire poca considerazione, quasi disprezzo, per gli elettori e i cittadini di Terni, quasi che gli elettori debbano o non debbano recarsi alle urne a seconda degli interessi del centrodestra.
Vogliamo solo ricordare che sono stati i cittadini di Terni a votare Stefano Bandecchi e a
bocciare il centrodestra. Così come a cancellare politicamente la Lega, nonché molti altri consiglieri e assessori del centrodestra uscente e, persino partiti (con tanto di inaugurazioni), e liste nate e morte nel giro di due mesi. Ciò detto quello che ci preoccupa è ben altro. Le difficoltà e i limiti del centrodestra nelle amministrazioni cittadine e in quella regionale sono grandi ed evidenti a tutti, fuorché al centrosinistra».

I tentativi del Psi «I ballottaggi di domenica hanno confermato ancora una volta quello che denunciamo da mesi. Gli egoismi, le divisioni, le pretese di autosufficienza consegnano il centrosinistra all’irrilevanza. Il limite grande che è emerso anche in questa tornata elettorale è l’incapacità di aggregare. Più volte abbiamo lanciato appelli inascoltati alla costruzione di coalizioni ampie tra forze le politiche di opposizione al centrodestra umbro. Tutti caduti nel vuoto. Sì è persino rinunciato a cercare luoghi di confronto. Più volte abbiamo chiesto la convocazione di tavoli di coalizione per discutere insieme alle altre forze politiche. Lo abbiamo fatto a Terni. Di fronte all’attendismo del Pd abbiamo organizzato noi un tavolo, a dicembre, hanno risposto all’appello in quell’occasione solo Art.1, Sinistra Italiana e Italia Viva. Assenti Pd, M5s e le altre forze politiche e civiche. Lo abbiamo fatto anche a livello regionale. Anche in questo caso davanti al silenzio del Pd e delle altre forze abbiamo organizzato di nostra iniziativa un tavolo regionale per affrontare il tema delle amministrative che ha registrato, dopo diverse riunioni, l’incapacità di costruire una larga
alleanza tra forze politiche che si dichiarano alternative al centrodestra. Che è anche l’incapacità di rappresentare le istanze dei cittadini che quotidianamente fanno le spese delle politiche di centrodestra (un esempio su tutti lo stato in cui è ridotta la sanità nella nostra regione)».

Le altre forze «E Pd e M5s scaricano a vicenda le responsabilità l’uno sull’altro, o, in alcuni casi, al loro interno. Questi risultati servano da lezione e se ne faccia tesoro. Nella prossima primavera circa 60 comuni umbri andranno al voto e subito dopo l’estate ci saranno le regionali. Il Pd da solo non basta e non aiuta nemmeno un certo atteggiamento egemonico (ad esempio a Corciano dopo avere raccolto il consenso di tutti di fatto si costruisce una giunta monocolore Pd). Non basta nemmeno l’asse Pd-M5s. Occorre realizzare, da subito, un laboratorio politico, una sintesi originale tra le istanze, le idee, le proposte, di tutte le forze politiche del centro sinistra, Si, Verdi Art. 1, la ricchezza propositiva e culturale dell’area riformista dal Psi a Più Europa, Italia Viva, Azione e le forze civiche. Serve recuperare la cultura del buon governo dei nostri territori. Il Psi non smetterà di lavorare a questo e sin da subito si farà promotore della riapertura di un tavolo di confronto tra queste forze».

*Segretario Regionale Psi, Segretario Provinciale Psi Perugia, Segretario Provinciale Psi Terni

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