Ceccarini con la maglia del Grifo

di Ma. Ma.

Alle 17 di sabato è mancato Antonio Ceccarini, 67 anni, imprenditore nel settore tessile, partner del gruppo Cucinelli ed ex grifone del Perugia dell’imbattibilità; terzino entrato di diritto nella storia dei colori biancorossi per la grinta che metteva in campo, tanto da fargli guadagnare l’appellativo di «Tigre», che si è portato dietro per tutta la vita. Ceccarini è stato stroncato da un tumore ed è stato assistito fino all’ultimo in maniera straordinaria da una splendida famiglia, la moglie Grazia, il figlio Matteo e la figlia Gaia. La città di Perugia è in lutto, ma è in lutto anche il calcio nazionale perché Ceccarini è stato un protagonista leale, un atleta che conosceva i suoi limiti, ma anche il suo potenziale, così riuscendo a tenere il passo dei campioni, che lui sapeva bloccare con l’anticipo, la grinta e il sano agonismo. Resta storica la rete realizzata all’Inter nel campionato dell’imbattibilità biancorossa, un gol che gli veniva ricordato da quanti hanno amato ed amano il Grifo, così come erano ricorrenti gli aneddoti con gli altri protagonisti di quelle storiche stagioni.

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IL RICORDO DI MARIO MARIANO

Tanti al suo fianco A fianco di Ceccarini nella terribile battaglia sono scesi in campo tanti suoi ex compagni di squadra e poi amici, da Franco Vannini a Walter Novellino, gli allenatori Ilario Castagner e Giampiero Molinari e tanti altri che sono andati a fargli visita nella sua casa a Montemalbe. Ceccarini ha lottato per quasi due anni contro la malattia ma inutili si sono rilevati gli interventi chirurgici a cui si è sottoposto. L’uomo del calcio al quale era più affezionato era Silvano Ramaccioni, direttore sportivo del «Perugia dei miracoli» che lo scoprì nel Sant’Angelo in Vado, nella cui squadra il «Tigre» iniziò la carriera. Fra i giocatori che gli sono stati vicino anche Salvatore Bagni e il direttore Alvaro Arcipreti. I funerali si svolgeranno nella chiesa di Ferro di Cavallo lunedì pomeriggio alle 15.30. Domenica mattina la salma è stata benedetta da padre Mauro Angelini, sempre molto vicino al Perugia, tifoso e amico di famiglia, il quale lunedì concelebrererà le esequie.