Mister Camplone (Foto Fabrizio Troccoli)

di Giovanni Baricca

Grifoni in crescita: «Ho visto una squadra più sicura, più compatta del solito. Una squadra che poteva pure dilagare. Peccato, sull’uno a zero ci siamo un po’ addormentati». Parola di mister dopo la vittoria 2-0 sull’Andria.

Prima regola, piedi per terra Andrea Camplone è così: pragmatismo fatto persona. Il due a zero che spegne l’Andria, con tutti i fantasmi della sconfitta interna di tre settimane fa contro il Barletta, fa bene alla classifica e pure all’umore («Questa vittoria ci da morale prima del trittico di scontri diretti contro Pisa, Nocerina e Avellino»), ma il tecnico vuole tenere dritta la barra. La bussola sempre puntata sull’obiettivo playoff. Da raggiungere migliorando se stessi: «Non abbiamo preso gol e questo è già molto importante. Ma siamo siamo stati un po’ leziosi sul primo vantaggio. Un limite? Potrebbe. Finalmente, però, i ragazzi in campo si parlano, dialogano. Penso a Cacioli, Massoni, Ciofani…». Buon segno, sussurra Camplone. Altre note positive? «L’atteggiamento dei ragazzi – risponde il tecnico -. Qualcosa è cambiato all’interno dello spogliatoio: hanno capito, tutti, che l’unione fa la forza». Non solo, anche «l’interpretazione tattica della partita è stata differente, oggi. La difesa si è mossa bene, non si è mai distratta. Ha giocato sempre alta ed è stata rapida nell’uscire».

Massoni e Dettori, esordio doppio Cornice perfetta per l’esordio dei nuovi: «Dettori lo conosciamo tutti. Ha grandi capacità e stiamo cercando di recuperarlo (non giocava da diversi mesi, ndr). I novanta nelle gambe mancano, ma piano piano gli faremo prendere minuti. Chi tirar fuori tra Nicco e Moscati? Dispiace dover rinunciare a qualcuno, ma nel corso del torneo servirà l’aiuto di tutti. Dettori ha peculiarità diverse dagli altri due: ha buone giocate e gestisce molto bene il pallone». E Massoni, schierato a sorpresa nell’undici titolare, a quarantotto ore dal suo arrivo a Perugia? «La sorpresa è che abbia retto due tempi interi. Ci ha dato fisicità e centimetri utilissimi sulle palle alte. Bene così».

Colonna Massoni La risposta del giocatore non si fa attendere: «Bisogna essere sempre pronti a scendere in campo, anche a due giorni da un trasferimento». Impeccabile. «Oggi è andata bene – continua il centrale -, incontravamo una squadra difficile che, c’era da aspettarselo, si sarebbe chiusa a riccio per poi colpire in contropiede. Dobbiamo ancora migliorare qualche cosa, penso ad esempio alla mia ammonizione (ingenua) e a qualche errore in ripartenza. Ci si allena per questo, no?». Dalla serie B alla Prima divisione. Come è andata la discesa? «In questi campionati è la fame a fare la differenza. Bisogna stare sempre su pezzo. Il Perugia ha individualità di tutto riapetto. Che si aiutano a vicenda: se la difesa si è mossa bene il merito è innanzitutto delle punte, decisive nella fase di non possesso, soprattutto in un 4-3-3. Politano? Me ne avevano parlato molto bene, ma è comunque riuscito a stupirmi. È devastante. Se continua così ha un gran futuro davanti a sé».

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