Il tecnico del Perugia Pierpaolo Bisoli. Foto Fabrizio Troccoli

di Bar.Is.

Il Perugia è pronto per la sua prima uscita ufficiale. Domenica sera, infatti, al Curi i grifoni se la vedranno per il primo turno eliminatorio della Tim Cup contro la Reggiana. Una gara che sarà molto difficile come sottolinea il tecnico Pierpaolo Bisoli. «Non sarà una passeggiata. La nostra forza sarà non snobbare l’avversario. La nostra voglia di vincere deve essere superiore alla loro. Voglio che la mia squadra dia il massimo. Le motivazioni dovranno essere a mille. Io voglio che questa partita ci serva per acquisire la giusta mentalità: dobbiamo pensare di affrontare una squadra più forte di noi. Ci servirà per imparare a soffrire e capire cosa fare in caso di difficoltà».

Formazione Per quanto riguarda gli undici titolari da mandare in campo Bisoli avrà poche scelte. Senza gli squalificati Volta e Del Prete, con l’indisponibile Belmonte in difesa e con Parigini fermo in infermeria il tecnico ha gli uomini contati. «Siamo davvero corti come rosa e neanche Spinazzola potrà partire dall’inizio perché in settimana ha lavorato poco. Il modulo? Ne abbiamo provato doversi in settimana per tenere tutti svegli e sulla corda». Il mister perugino pare comune intenzionato a proseguire con il 4-2-3-1 nel quale Di Carmine agirà da trequartista insieme a Lanzafame e Fabinho davanti ai mediani Salifu e Rizzo. Il difesa giocheranno Comotto e Alhassan sugli esterni e Mancini e Rossi come coppia centrale. In avanti invece, per fortuna, è certo il recupero di Ardemagni.

Mentalità La cosa su cui però preme di più il tecnico perugino è la mentalità. «Nessuno mi ha mai regalato niente e la squadra deve essere come me. Partiamo ultimi per cercare di arrivare primi. Dobbiamo imparare a sopportare la pressione che in questo ambiente c’è sempre perché poi sarà più facile farlo durante la partita. E contro la Reggiana dovremo avere questo tipo di mentalità. Io faccio sempre allenamenti a porte aperte per consentire a tutti di vedere come lavoro e non far dire ai giornalisti cose inesatte. Penso che vedere il nostro lavoro sia importante per comprendere quello che facciamo».

Milan In palio nella gara di domenica c’è la gara a San Siro contro il Milan. «Per noi il Milan sarà un’ interiore fonte di motivazione. Ed è quello che voglio perché per me è il mio premio. I soldi vengono in un secondo momento e non hanno nulla a che vedere con quello che facciamo in campo» ha concluso Bisoli.

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