di Mario Mariano
Il 2016 non poteva cominciare in maniera peggiore. Il bis della sconfitta con il Como, anche se le situazioni che hanno determinato le due debacle sono maturate in maniera diversa. Certo è che, sia l’ultima della classe che una squadra di centro classifica, senza particolari velleità, hanno mostrato pienamente i limiti del Perugia. Si era detto: troppe voci e troppa confusione pesano sulla squadra, come se in campo andassero i giornalisti. Alla prova dei fatti è andato in campo un difensore, Milos, che ha dormito una sola notte a Perugia, e i nuovi compagni li aveva visti solo sull’album della Panini. E come se non bastasse è arrivata anche la notizia di un altro acquisto, quel Rolando Bianchi che adesso obbligherà qualcuno degli attaccanti a fare le valigie. Ma allora viene da chiedersi, visto che Ardemagni si è segnalato per una deviazione di testa e una finta a favore di Drolè, chi è che crea tensione e distoglie la concentrazione della squadra? Il calcio è anche questo da 50 anni.
Il vostro cronista ricorda che un’ala destra degli anni ’70 – tale Marmo – arrivò dall’Alessandria la notte precedente il debutto e scese in campo con la maglia dell’Arezzo, neppure 8 ore dopo essere sceso dal treno. Milos ha fatto altrettanto, ci è voluto un tempo per capire dove si trovava, ma poi, proprio mentre stava prendendo coraggio, è stato punito, lui e mezza difesa, dal neo entrato Giacomelli. Un ex folignate, che aveva già punito severamente il Perugia nella scorsa stagione. Sembrava pareggio scritto, almeno dopo l’uscita di Parigini, ma il Vicenza ha capito che il Perugia era in riserva, e allora ha affondato il colpo. E domenica prossima un altro test-verità, con appelli e controappelli a stare vicino alla squadra. Ce n’è bisogno? Il popolo del Grifo ha fin qui apprezzato e incoraggiato. Piuttosto occorrerà capire chi resta e chi parte, perché la confusione aumenta e, come spesso accade anche nella vita, piove sempre sul bagnato. E il riferimento è per Parigini, vittima di uno stiramento, che terrà fuori squadra l’attaccante più pericoloso del gruppo di Bisoli. Il quale Bisoli, nonostante la sconfitta arrivata al fotofinish, avrà capito l’importanza di Taddei, capace di tenere in piedi la squadra e di garantire un gioco.
Rosati: Tre interventi da portiere reattivo. Nulla può sul tiro di Giacomelli. Rimedia anche un giallo per proteste. Voto: 6.5
Milos: Stenta ad entrare in partita, non stringe la marcatura e si limita a facili appoggi al compagno vicino. Cresce nella ripresa, poi Giacomelli lo manda in tilt. Voto: 5.5
Mancini: Alla seconda uscita stagionale tiene il campo come un veterano. Prestazione senza sbavature, anche lui coinvolto nell’azione che punisce la squadra. Voto: 6+
Rossi: Non sembra frastornato dalle voci che lo vogliono di nuovo partente, anzi si guadagna la pagnotta e si rende protagonista della conclusione più pericolosa della serata. Voto: 6.5
Comotto: Sembra il Lanzafame della difesa, nel senso che si sposta in ogni zona del campo. Questo nel primo tempo, e ovviamente la lucidità ne risente. Dalla sua parte arrivano i pericoli maggiori, poi decide di stazionare di più e porta a casa una prestazione accettabile. Voto: 6-
Zebli: Taddei lo protegge e lo guida, lui non è travolgente come altre volte, finisce per rimediare il giallo ed, essendo in diffida, salterà la partita col Pescara. Voto: 6-
Taddei: Per un’ora è tra i migliori della squadra. Un protagonista nelle due aree. Forse la fatica lo assale prima dei compagni e la squadra si blocca. Peccato, è andato vicino al gol, e uno lo ha salvato. Voto: 6+
Della Rocca: Resuscitato rispetto a Como, gioca a tutto campo, trovando giovamento dalla presenza di Taddei. Non si capisce perché sia stato sostituito a una manciata di minuti dalla fine. Forse per far respirare la squadra. Voto: 6.5 (dal 37′ st Rizzo: non fa in tempo ad entrare che il Vicenza affonda il colpo del ko. Voto: ng)
Drolè: Decisamente meno effervescente del passato, quindi meno pericoloso. Si limita ad azioni di copertura, senza mai inserirsi in attacco. Voto: 5+
Ardemagni: Di lui si è detto nel commento. Poco, troppo poco, e ne converrà. Sarà distratto dal mercato? Voto: 5 (dal 12′ st Di Carmine: buon avvio, intraprendenza e agilità nei movimenti, poi sparisce dalla contesa. Voto: 5+)
Parigini: Di gran lunga il migliore in campo nel primo tempo, galoppate e conclusioni a rete da spellarsi le mani. Spazzato via da un infortunio. Peccato. Voto: 7 (dal 14′ st Zapata: veloce, incisivo, entra subito in partita sfiorando il gol ma poi anche lui si spegne. Voto: 6-)
Bisoli: Si affanna come sempre in panchina, anzi nell’area tecnica, facendo comizio con il quarto uomo. Questo è colore, nella sostanza la squadra non ha schemi offensivi degni di questo nome se non grazie alle accelerazioni di Parigini. Avrà avuto la riprova che senza Taddei ciascuno gira per proprio conto. Voto: 5