di M.R.

«Latini è a disposizione come consulente esterno. È una persona seria». Queste le parole del nuovo sindaco di Terni Stefano Bandecchi che regala così all’uscente un ulteriore applauso. Latini alza le mani con un filo di imbarazzo come a prendere le distanze ma conferma che, lasciando il testimone, non lesinerà i consigli richiesti. Tra gli annunci più forti del primo cittadino la volontà di bloccare il cantiere del teatro Verdi per valutare possibili soluzioni alternative. 

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L’ANALISI DEI FLUSSI ELETTORALI

Bandecchi a Palazzo Spada Mercoledì mattina la proclamazione ufficiale del neo sindaco e il passaggio formale a Palazzo Spada con il sindaco uscente. Nessuna festa elettorale, ma da subito al lavoro per l’esecutivo: «Presenterò la giunta la prossima settimana – ha detto Bandecchi -. Per ognuno dei 9 assessori nominati vi sarà un pool di consulenti esperti». Rispetto al suo mandato da sindaco e alla ricostruzione del centrodestra per cui sarebbero stati i voti del Pd ad eleggerlo, durissime parole di Bandecchi che della sua famiglia dice: «Nessuno appoggia questa mia avventura, ma lo sanno che sono uno squilibrato». L’alternativa popolare di Bandecchi parte da Terni. Perché non da Livorno? Ha mai pensato di candidarsi nella sua città natale? «Vivo a Roma, non sarebbe comodo». Sui suoi soggiorni ternani dice: «Ho già due proprietà in città, ma preferisco andare in albergo. Mi piace essere servito». La festa elettorale dice essere rimandata a quando prenderà il posto di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.

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