La sede di Asm (foto F. Troccoli)

Una lettera in cui la direzione di Asm quantifica in 20 milioni di euro il credito che l’azienda vanta nei confronti di Palazzo Spada. E’ il documento finito all’attenzione dei consiglieri comunali di opposizione, particolarmente attenti in questi giorni alle vicende contabili di Palazzo Spada visto che sul tavolo c’è ancora la manovra del predissesto che attende l’ok definitivo da parte del ministero. Ad attaccare sono Marco Cecconi, consigliere di Fratelli d’Italia, e Thomas De Luca del Movimento Cinque Stelle.

Lo stato dell’arte La cifra emerge dalla lettera che il legale rappresentante di Asm Stefano Tirinzi ha indirizzato al Comune per fare il punto sul dare/avere tra i due enti in vista dell’approvazione del bilancio Asm 2016. Nel documento prima la lista dei debiti: cambio lampade e manutenzione (oltre 600 mila euro), utilizzo impianti idrico (400 mila), locazione aeree (32 mila), servizio igiene ambientale (oltre 16 milioni), agevolazioni Tia/Tares (500 mila), Tia Scuole (187 mila), cottimo idrico (308 mila), indennizzo perdita concessione idrica (oltre 2 milioni e mezzo), fatture per lavori (oltre 3 milioni) con oltre 28 milioni per fatture emesse e 4 milioni per quelle da emettere. In totale dunque oltre 32 milioni. Nella lista dei debiti invece ci sono una serie di indennizzi e gli utili dal 2007 al 2015, per una somma di circa 12 milioni di euro.

La lettera Nel documento in sostanza l’Asm fa sapere a Palazzo Spada di essere a credito per una cifra poco superiore a 20 milioni di euro. «Si tratta – spiega Cecconi in una nota – di un verminaio che denunciamo da mesi, anzi da anni, dato che chiediamo inutilmente alla giunta una ricognizione definitiva del dare/avere con le partecipate. Del resto il primo documento passato in consiglio comunale nell’ottobre scorso sul Piano di riequilibrio varato per ripianare il predissesto, rimandava espressamente a cifre approssimate per difetto. Dicemmo che c’era sicuramente dell’altro. Poi nella successiva delibera di fine-dicembre, il totale dei debiti che il Comune doveva ripianare per evitare il dissesto vero e proprio sembrò addirittura diminuire: e allora non potemmo fare a meno di dare dei bugiardi a chi cercava di propinarci quel (finto) totale come il conteggio definitivo».

Raddoppio «Ora che è chiaro che i debiti reali raddoppiano – prosegue Cecconi – sindaco e giunta continueranno a parlare di una ‘messa in sicurezza’ dei conti comunali nei prossimi cinque anni? Carte alla mano, è evidente che il Comune, non pago del proprio fallimento, sta portando alla débacle l’Asm: e magari, una volta che se ne venderanno un pò di pezzi, ci penseranno i nuovi azionisti a portare le carte in Tribunale e ad esigere da Palazzo Spada quello che finora l’azienda dal Comune non è riuscita ad ottenere. In quel documento c’è la prova della menzogna. La certificazione di un dissesto. La conferma della deriva dei servizi pubblici e dell’incapacità politica di governare».

I numeri A fare i conti calcolatrice alla mano è De Luca. «Il Comune deve ad Asm 32.292.176,03 euro, Asm deve al Comune 12.178.056,20 euro. Il bilancio drammatico è di una voragine di 20.114.119,83 euro. Questo è il risultato del rapporto debiti-crediti al 31/12/2016. Noi abbiamo inviato il documento al ministero e alla Corte dei Conti, soggetti deputati ad esprimere il loro parere vincolante sul piano di predissesto. A 70 giorni dall’approvazione ci chiediamo se il Comune abbia comunicato queste cifre all’attenzione degli organi competenti o se invece abbia semplicemente cercato di nascondere, nuovamente, il reale stato delle finanze. Ci troviamo di fronte ad una situazione senza precedenti. Il Comune a questo punto avrà due scelte: approvare il bilancio riconoscendo questa montagna di debiti o non approvare il bilancio e gettare in crisi Asm, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e la raccolta dei rifiuti in tutta la provincia. Quello che è certo è che per anni il Pd non ha fatto che occultare la verità portando la situazione al collasso».

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