Il consiglio comunale lunedì pomeriggio ha eletto i consiglieri comunali che parteciperanno alle sedute della commissione Assegnazione alloggi. Si tratta di Alessandra Pantella del Pd e di Patrizia Braghiroli del Movimento 5 Stelle. Degli stessi partiti anche i membri vicari, ossia Cristiano Crisostomi e Federico Pasculli. Non ci sta l’opposizione: Marco Cecconi, capogruppo di Fratelli d’Italia, grida all’inciucio «delle poltrone tra il Pd e chi fa opposizione soltanto a giorni alterni».
L’elezione Come membri effettivi in consiglio sono risultati eletti i consiglieri così Alessandra Pantella del Partito democratico e Patrizia Braghiroli del Movimento 5 Stelle. Il consiglio poi ha anche provveduto all’elezione dei membri supplenti che saranno Cristiano Crisostomi (Pd) e Federico Pasculli (M5S). L’elezione dei nuovi membri si è resa necessaria a seguito delle dimissioni del consigliere Franco Todini.
Opposizione all’attacco «Se lo avessero fatto le opposizioni di centrodestra – scrive Cecconi in una nota – i grillini avrebbero gridato al solito inciucio. Ma siccome questa volta l’accordo con il Pd per una poltrona in più l’hanno fatto proprio loro e solo loro adesso non si sa il M5S com’è che giustificherà la santa alleanza di comodo siglata oggi in consiglio comunale. Per quello che ci riguarda, non vale neanche la pena di denunciare la propensione all’inciucio e alle poltrone, da parte di chi fa il profeta dell’opposizione dura e pura evidentemente solo a giorni alterni. A certe durezze e purezze, ormai, non ci crede più nessuno. Ci basta sapere che una nostra presenza in quella commissione sarebbe stata, per il Pd, assolutamente insopportabile».
La replica dei 5 Stelle «Ciò che ha avuto luogo nel consiglio comunale – scrivono i 5 Stelle in una nota a firma del gruppo consigliare – è stata una vera e propria frantumazione di quella che fino ad oggi è stata la finta opposizione ternana. Debacle che è figlia di una precisa scelta politica da parte di alcuni soggetti: andare avanti senza confrontarsi con la seconda forza politica della città, il M5S. Dopo aver sollecitato da circa un mese un confronto fra le opposizioni, per giungere ad una proposta unitaria da presentare alla maggioranza, alle 16, cioè a pochissimi minuti dalla votazione, siamo stati messi di fronte ad un prendere o lasciare: la candidatura di Marco Cecconi o niente. Dinanzi a tale arroganza il M5S ha deciso di andare per la sua strada ed esprimere il suo voto a favore della Braghiroli la quale in qualità di membro supplente già da mesi lavora in quella stessa commissione sostituendo il consigliere Todini. Il centro destra ha lasciato così un fianco scoperto a 5 franchi tiratori della maggioranza, 4 di loro hanno votato per la Braghiroli e 1 per Cecconi».
Niente lezioni Pronta la controreplica di Cecconi: «Difficile, impossibile, accettare lezioni di opposizione dal M5S. Se a Terni e in Umbria continua a governare il Pd, è solo colpa dei grillini. E certo non è un caso che alle ultime regionali, quando l’intera coalizione di centrodestra ha mancato di pochissimo uno storico sorpasso, gli elettori abbiano fatto perdere quattro-cinque punti percentuali proprio a quel M5S che, alle comunali dell’anno scorso come alle regionali-2015, ha rappresentato per Di Girolamo e per la Marini l’unica vera garanzia di sopravvivere a se stessi. Per il resto, anche ammettendo che il centrodestra a Terni (un cantiere aperto e in piena evoluzione) abbia pure tutte le difficoltà del mondo, il fatto che in consiglio comunale si sia espresso in modo unanime e compattissimo sarà poco, ma è pure sicuro. E allora quella ‘disintegrazione’ del centrodestra a cui gridano i grillini – confondendo gli auspici con la realtà – è pura farneticazione».