Anche i movimenti civici in pressing sul sindaco per accelerare il rimpasto di giunta. Hanno chiesto un incontro urgente a Leopoldo Di Girolamo per sollecitare un cambio di passo, ma anche fissato sei priorità per l’amministrazione comunale, il fronte composto da Terni dinamica, Progetto Terni, Terni oltre e Il Giacinto, tutti concordi nel giudicare «inadeguato» il lavoro fin qui svolto dalla giunta.
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Liste civiche in pressing sul sindaco di Terni In particolare, le forze civiche rilevano uno «scollamento tra la comunità cittadina e Palazzo Spada che urge recuperare con azioni concrete e coraggiose, per questo abbiamo invitato il primo cittadino ad aggredire i tempi certi e settori maggiormente critici». Tra i sei interventi richiesi a gran voce figurano sicurezza e decoro urbano; ambiente; Tk-Ast; Asm; rapporti con la Regione; ed efficienza della macchina organizzativa con riduzione del numero di assessori.
Documento unitario e sei priorità Nel documento viene invocato un nuovo piano del trasporto urbano con «l’incentivazione della mobilità alternativa, la realizzazione di piste ciclabili e corsie preferenziali per i mezzi pubblici», ma anche «il potenziamento della raccolta differenziata e soprattutto l’impegno formale al divieto di incenerimento dei rifiuti negli impianti di Terni». Sul fronte del sito siderurgico, si sollecita il Comune ma anche inevitabilmente la Regione a bussare alle porte di Palazzo Chigi per «ottenere il riconoscimento dell’acciaieria di Terni di ‘sito strategico nazionale’ come fatto per Taranto e al ripristino dei benefici di legge per i lavoratori Tk-Ast esposti all’amianto».
Taglio di due assessori Sotto la lente anche la multiservizi pubblica che i quattro movimenti civici vorrebbero «potenziare mediante l’aggregazione con altre partecipare e attraverso la quotazione in Borsa per l’approvvigionamento finanziario», mentre netta contrarietà viene espressa sull’ipotesi di vendita di quote. Per quanto riguarda l’efficienza dell’azione amministrative viene rimarcata la richiesta della «riduzione del numero degli assessori che si vorrebbe veder passare dagli attuali 9 a 7», oltreché maggiore trasparenza sugli appalti e più controlli sui lavori eseguiti.
«Urge cambio di passo» Nei prossimi giorni il documento condivido dalle quattro forze civiche verrà illustrato al sindaco Di Girolamo, dopodiché scatteranno le assemblee pubbliche «per discutere insieme ai cittadini delle ormai datate emergenze che affliggono la città perché – si legge in una nota congiunta – dopo aver sostenuto il sindaco nelle ultime elezioni amministrative non possiamo e non vogliamo essere complici di una azione sempre più inadeguata, bensì protagonisti di un reale e immediato cambio di passo».