Pendolari in stazione

Fabio Narciso pensa ai tanti pendolari umbri e quindi al miglioramento del percorso e dei tempi di percorrenza del treno denominato Ict Tacito, che collega diverse città umbre e la regione con Firenze, Bologna e Milano riconoscendo in questo mezzo «l’opportunità di uno sviluppo sostenibile». La proposta del consigliere dem, piace anche ai colleghi Michele Pennoni, Alessandra Pantella, Vladimiro Orsini, Andrea Cavicchioli, Luigi Bencivenga di Terni dinamica, Faliero Chiappini di Città aperta, il presidente Giuseppe Mascio e Silvano Ricci di Sinistra per Terni.

Atto d’indirizzo Alla base del documento presentato la scorsa settimana da Narciso, alcune considerazioni esposte dallo stesso consigliere: «Il trasporto ferroviario nella nostra città e regione interessa migliaia e migliaia di cittadini lavoratori e studenti che abitualmente,  per ragioni di vita, di studio e di lavoro, utilizzano la rete ferroviaria. Facilitare il trasporto ed investire su di esso è in cima alle priorità quando si parla di crescita, sviluppo, ruolo e prospettive della città e la stazione ferroviaria di Terni è la principale dell’Umbria, e la più importante dell’Italia Centrale, dopo Roma ed Orte, perché al nodo ferroviario di  Terni afferiscono ben tre linee: la dorsale/trasversale Roma- Orte – Falconara – Ancona; la linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona; la linea ex Fcu Terni – Todi – Perugia – Umbertite – San Sepolcro. La stessa stazione – aggiunge Narciso – funge, altresì, da scalo merci. Per questo motivo è preferibile il suo potenziamento anziché scegliere altre soluzioni da costituire ex novo».

Tacito «La Stazione di Terni – prosegue Narciso – rappresenta la porta d’accesso dell’Umbria e i pendolari sono moltissimi nella nostra città e regione, rappresentano la quasi totalità dei viaggiatori umbri che ogni anno devono combattere per evitare la continua diminuzione e soppressione da parte dell’azienda di treni fondamentali per la gestione delle loro giornate. L’IC Tacito è oggi il solo collegamento ferroviario diretto che collega le principali città dell’Umbria e la nostra regione con Firenze, Bologna e Milano; è un treno comodo per il servizio e in rapporto al costo richiesto e rappresenta per l’Umbria e Terni un riferimento ferroviario estremamente importante».

Cosa non va «Nonostante il treno sia abilitato a viaggiare ad un velocità fra i 180 e  200 km orari il materiale rotabile a disposizione  non è di ultima generazione e il viaggio è ancora troppo lento. Il treno impiega 7 ore e 10 minuti per raggiungere la destinazione di Milano. Tanti sono gli impedimenti durante le 17 fermate del tragitto. Solo il tratto Terni / Perugia viene percorso in 1 ora e 28 minuti e a volte, si blocca, soprattutto in inverno, sulla tratta Terni-Giuncano-Spoleto provocando quindi forti ritardi sulla intera linea Orte-Foligno.

La proposta Va completato il raddoppio del tratto Campello-Spoleto in corso di realizzazione. Infrastruttura questa che permetterebbe di migliorare notevolmente la percorrenza ferroviaria regionale ed i tempi di percorrenza dello stesso Tacito; Una volta giunto a Firenze, anziché proseguire sulla vecchia linea ferroviaria e fare altre 9 fermate, potrebbe essere  instradato sulla linea Alta velocità/alta capacità e quindi limitare le soste trasformandosi in treno veloce.

Le modalità  Per realizzare  l’idea di Narciso, lo stesso consigliere ha chiesto al sindaco e alla giunta di mettere in atto tutte le azioni possibili sensibilizzando la presidente della Regione, i vertici aziendali ed il Ministero delle infrastrutture e trasporti nella persona del Ministro Del Rio; di coinvolgere i parlamentari umbri e le altre istituzioni comunali di Spoleto, Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Valfabbrica mediante un incontro o una conferenza aperta e che veda anche la presenza e la partecipazione dei comitati dei pendolari.

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