di Daniele Bovi
Dalla «V» di Vecchietti alla «A» di Amato John de Paulis. Così ha stabilito il sorteggio grazie al quale è stato assegnato il posto ad ognuno degli otto candidati alla presidenza della Regione che si sfideranno il 31 maggio. In alto a sinistra quindi, come si può vedere nel fac-simile pubblicato dalla prefettura di Perugia, ci sarà il candidato de L’Umbria per un’altra Europa Michele Vecchietti, mentre al secondo posto Catiuscia Marini. Quanto alle liste il Pd è la prima a comparire, Umbria più uguale la seconda, Socialisti e riformisti la terza e Iniziativa per l’Umbria la quarta. Il terzo candidato presidente è Simone Di Stefano, sostenuto da Sovranità, quarto Aurelio Fabiani di Casa Rossa-Pcl, quinto Fulvio Carlo Maiorca e sesto Claudio Ricci.
TUTTI I 319 CANDIDATI
IL FAC-SIMILE DELLA SCHEDA
Sorteggio Il sorteggio ha decretato Lega Nord come prima lista, poi Ricci Presidente, Fratelli d’Italia, Cambiare in Umbria, Per l’Umbria popolare e Forza Italia. Gli ultimi due sulla scheda, in fondo a destra, saranno Andrea Liberati, portabandiera del Movimento 5 Stelle, e Amato John De Paulis di Alternativa riformista. Per quanto riguarda gli elettori aventi diritto al voto, quelli in provincia di Perugia sono 523.403, 271.168 donne e 252.235 uomini. Dei 523 mila poi oltre 22 mila sono residenti all’estero. Il comune con più aventi diritto al voto è ovviamente Perugia (126 mila persone), mentre lo scrutinio sarà molto breve a Poggiodomo, dove alle urne sono chiamate 120 persone. Le altre realtà con un numero di elettori significativo sono Foligno (44 mila), Città di Castello (32 mila), Spoleto (31 mila) e Gubbio (27 mila).
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I numeri In cinque città cioè c’è il 50 per cento di tutto l’elettorato della provincia di Perugia. Quanto ai più piccoli invece dopo Poggiodomo c’è Vallo di Nera, dove gli elettori sono 293, poi Scheggino (387), Sant’Anatolia di Narco (486), Lisciano Niccone (461) e Monteleone di Spoleto (517). Particolarmente interessante poi sarà il responso di Assisi, la città guidata da quasi dieci anni dal candidato presidente Claudio Ricci; qui le persone chiamate ai seggi sono 22.549. Per quanto riguarda Terni, come informano gli uffici della prefettura i numeri non sono ancora definitivi. In attesa della revisione, che sarà completata entro il 16 maggio, al momento gli aventi diritto sono 184.227, dei quali 96.037 donne e 88.190 uomini. I residenti all’estero invece sono 5.762.
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Nel 2010 In totale quindi, sempre in attesa del dato definitivo di Terni, gli umbri chiamati alle urne saranno 707.630, cioè seimila in meno rispetto alla precedente tornata elettorale. L’affluenza sarà una delle grandi incognite del 31 maggio: il 28 marzo del 2010 alle urne andarono in 466 mila, cioè poco più del 65 per cento degli elettori e stavolta, almeno guardando il trend degli ultimi appuntamenti elettorali, la sensazione è che il dato potrebbe essere inferiore. Cinque anni fa i candidati erano tre e non otto come ora: Catiuscia Marini conquistò il 57,2 per cento, Fiammetta Modena il 37,7 per cento e Paola Binetti, che fece la corsa in solitaria sostenuta dall’Udc, il 5,2 per cento. Le liste complessivamente erano otto mentre il 31 maggio saranno sedici. Il voto, quindi, sarà più frammentato anche se, con tutta probabilità, a spartirsi la gran parte del bottino elettorale saranno Catiuscia Marini, Claudio Ricci e Andrea Liberati.
Twitter @DanieleBovi