di Mar. Ros.

La data di lunedì 7 settembre rappresenta un momento importante per le vicende interne alla maggiore forza politica della città. L’assemblea comunale del Pd è convocata per le 20.00 all’hotel Valentino e, come è noto, sarà un appuntamento decisivo per disegnare ‘il post Delli Guanti’. Dalle dimissioni dell’ingegnere, un susseguirsi di voci, indiscrezioni e ‘scommesse’ ha portato, solo al fotofinish, a chiarire le dinamiche della corsa al ruolo di segretario.

Una corsa a due Giovedì era già stato reso noto da Umbria 24 che il consigliere Jonathan Monti sarebbe sceso in campo, ‘convocato titolare’ da sindaco Di Girolamo e senatore Rossi (per diversi giorni considerato in pista) e appoggiato anche dal vicepresidente della giunta regionale Paparelli. La sensazione che dalla panchina scalpitasse qualcun altro, però, era nell’aria. Del resto, si sa, il Pd tiene insieme tante anime e allora come non aspettarsi il fischio dei renziani per l’inserimento di un proprio concorrente? Corteggiato dal consigliere regionale Brega e da quello comunale Orsini, si è candidato il consigliere Fabio Narciso.

I candidati L’under 40, Monti, ha una lunga militanza politica alle spalle: ingegnere civile, è stato segretario della sezione dei Ds di Collestatte e Torre Orsina nel 2007 e del Circolo del PD dal 2008, consigliere dell’ex VI Circoscrizione Valnerina dal 2004 al 2009 ed è attualmente consigliere comunale di Terni e membro della segreteria del Pd ternano (sotto l’egida di Delli Guanti) come responsabile dell’organizzazione. L’over 40, laureato invece in scienze politiche con una specializzazione in psicologia dell’orientamento, è responsabile del Servizio di programmazione dell’attività formativa e delle politiche del lavoro presso la Provincia di Terni. È stato delegato, formatore, esperto di processi formativi e consulente presso Confcommercio Umbria – consorzio Iter ed è anch’egli consigliere comunale.

La votazione I due candidati alla segreteria del Pd ternano lunedì sera esporranno la propria relazione di fronte all’assemblea comunale (al completo composta da 138 membri), poi si procederà alla votazione che, come previsto dallo statuto regionale del partito, si terrà a scrutinio segreto. Rispetto alle unioni comunali, all’interno dello stesso statuto si legge «Le deliberazioni delle Assemblee e delle Direzioni di ogni livello sono valide se assunte nel rispetto del numero legale, cioè con la presenza e la partecipazione al voto della maggioranza degli aventi diritto». In parole povere per decretare il nuovo segretario basterà un numero di elettori pari ad almeno la metà più uno dei componenti. Via Mazzini pende per una soluzione di continuità con la gestione Delli Guanti o affiderà l’unione comunale ad un ‘nativo Pd’? Solo il voto darà la risposta.

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