Il premier Mario Monti

Non ce l’ha fatta Mosca Moschini, umbro dato per possibile ministro della Difesa. Ecco, invece, la lista dei ministri del governo Monti.

La lista: Economia e Finanza: Mario Monti (interim); Affari europei: Enzo Moavero; Turismo e sport: Piero Gnudi; Coesione territoriale: Fabrizio Barca; Rapporti parlamentari: Piero Giarda; Cooperazione internazionale: Andrea Riccardi; Cultura: Lorenzo Ornaghi; Ambiente: Corrado Clini; Agricoltura: Mario Catania; Difesa: Giampaolo Di Paola; Giustizia: Paola Severino; Lavoro e Politiche sociali: Elsa Fornero; Sviluppo economico e Infrastrutture: Corrado Passera; Università e Istruzione: Francesco Profumo; Salute: Renato Balduzzi; Interni: Anna Maria Cancellieri; Esteri: Giulio Terzi di Sant’Agata. Monti ha annunciato che nel corso della prima riunione del Consiglio dei ministri verrà nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio l’ex presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà.

Marini: «Buon lavoro alle donne» Il primo commento al nuovo esecutivo della presidente dell’Umbria Catiuscia Marini arriva da Facebook: «Tre grandi ministro donne: interni giustizia e lavoro….. Tre ministeri forti ed importanti…buon lavoro a tutto il governo e buon lavoro alle donne…». La stessa Marini, insieme Renata Polverini e Giovanna Melandri aveva lanciato da Perugia un appello a dare rappresentanza alle donne nel governo. La presidente dell’Umbria ha sottolineato poi all’agenzia Agi di essere «molto soddisfatta» per «l’elevato livello di competenza dei ministri nominati» con alcuni dei quali ha «una conoscenza diretta». E’ il caso dei ministri Passera, Balduzzi, Barca. «Conoscono bene l’Umbria per il livello di buone politiche in sanità, agricoltura, economia – afferma – quindi sono certa che si possa avviare con loro una proficua collaborazione». Marini sottolinea anche come «tre grandi donne» siano state nominate al vertice di «tre ministeri forti e importanti». «A loro e a tutto il governo – conclude – auguro buon lavoro».

Cecchini: auguri a Catania Un telegramma di felicitazioni per Mario Catania, nuovo ministro dell’Agricoltura, è arrivato anche dall’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini. «Desidero esprimerle vivissime felicitazioni per il prestigioso incarico a cui è stato chiamato – ha scritto Cecchini al ministro -. Nella speranza di poterla incontrare presto per manifestarle la mia piena disponibilità ad un confronto quanto più costruttivo nel comune interesse di crescita e sviluppo, le rivolgo un fervido augurio di buon lavoro».

Frati Assisi: governo con spirito francescano Al nuovo governo italiano la comunità francescana del Sacro convento di Assisi formula l’augurio di «essere portatore di pace e bene, in uno dei momenti piu’ delicati della vita italiana, segnata da una forte crisi economica di cui siamo profondamente preoccupati, ma anche da una crisi dei valori e da una crisi del rispetto reciproco, che ci deve sempre essere, fra fratelli e sorelle». In un messsaggio al neopremier Mario Monti, il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, rileva «con sommessa soddisfazione che nel nuovo esecutivo compaiono uomini e donne fortemente ancorati alla spiritualità francescana, che può rappresentare un solido riferimento per affrontare con incisività, con equità e con senso della comunità le dure sfide che sono davanti a tutti noi». «Nell’economia – prosegue il messaggio, che compare sul sito sanfrancesco.org – occorrono fiducia e sobrietà, così care al Santo di Assisi, così come è importante recuperare quel lavoro artigianale, citato spesso da Francesco ai suoi tempi, quei mestieri tradizionali, frutto di cultura e manualità, marchio di quella italianità, del made in Italy, così apprezzato nel mondo». I frati di Assisi rinnovano «l’augurio al governo e la preghiera davanti alla tomba di San Francesco, patrono d’Italia» e invitano il nuovo presidente del consiglio ad Assisi.

Verini (Pd): finalmente «Il varo del Governo Monti è finalmente una importante notizia per I’Italia e per la politica». Lo ha dichiarato il deputato del Pd Walter Verini. «Si tratta – ha proseguito – di un esecutivo autorevole, competente, serio, in grado di evitare al nostro Paese, già da tempo in crisi di enorme gravità, quel tracollo economico e finanziario che un irresponsabile voto anticipato avrebbe provocato». «La politica in questo passaggio così difficile – ha aggiunto Verini – ha dato prova di senso di responsabilità, compiendo scelte difficili ma motivate dall’interesse generale e non da interessi particolari. In questo senso chi dice che la Politica abbia abdicato al suo ruolo dice una sciocchezza: in questo caso la Politica ha fatto il proprio dovere. Non lo compie, semmai, quando non fa gli interessi del Paese, quando non decide, quando non risolve i problemi dei cittadini, quando  occupa impropriamente spazi che appartengono alla società e alle istituzioni che sono di tutti. E’ ora necessario – ha concluso il parlamentare del Pd – che il Governo si metta subito al lavoro con il sostegno pieno e convinto del Parlamento, attuando misure urgenti che abbiano il segno – insieme – del risanamento, della crescita, dell’equità sociale, della riduzione dei costi e della semplificazione della politica. L’Italia si può e si deve salvare. Si può e si deve cambiare».