Le tre regioni dell'Italia di mezzo

Dopo il summit di fine novembre a Perugia tra i presidenti delle tre Regioni coinvolte, ovvero Umbria, Marche e Toscana, tra qualche giorno a discutere di macroregione saranno i vertici delle assemblee legislative. L’appuntamento è per il 25 gennaio (mese entro il quale dovrebbe arrivare anche il documento comune di Marini, Ceriscioli e Rossi) a Macerata, dove si discuterà anche della possibilità di una seduta congiunta delle tre assemblee, che dovrebbe tenersi in uno dei tre capoluoghi. A Macerata, appuntamento reso noto dal presidente dell’assemblea della Toscana Eugenio Giani, verrà organizzata un’assemblea pubblica alla quale parteciperanno i presidenti dei consigli regionali di Umbria, Donatella Porzi e Marche, Antonio Mastrovincenzo.

SINDACI CAUTI: «PROGETTO DA CAPIRE»

Tirreno-Adriatico «Un tema importante – dice Giani – che ci deve vedere uniti in un’alleanza strategica e funzionale allo sviluppo di un’area che vada dal Tirreno fino all’Adriatico a cominciare dallo sviluppo del collegamento stradale tra i due mari». La sera del 25 gennaio, ricorda ancora Giani, «saremo ospiti del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, e sarà l’occasione per un confronto che ci deve portare all’individuazione della data e del luogo del Consiglio regionale congiunto, che vedrà tutti i consiglieri dei tre parlamenti regionali interessati uniti in un’unica seduta. Sarà un momento importante per il futuro della riforma costituzionale che coinvolge le macroregioni».

IL PRIMO INCONTRO A PERUGIA

Via quelle a statuto speciale Parallelamente al discorso su queste ultime Giani sostiene che andrebbero eliminate quelle a statuto speciale: «Oggi – osserva – sono incongrue e tutti devono avere l’onestà intellettuale di vedere Regioni con gli stessi poteri e le proporzionali risorse al numero di abitanti. Se si va alle macroregioni sarebbe assurdo mantenere ancora la Valle d’Aosta, con una Provincia o il Friuli o il Trentino». «Se si parla – conclude – di ricondurre a 12 le Regioni italiane, come ai tempi di Diocleziano, questo meccanismo passa attraverso l’eliminazione della Regioni a statuto speciale. E sarà questo il vero scoglio. Noi vogliamo dimostrare di arrivare pronti all’appuntamento, ci siamo». A lanciare la proposta di una macroregione è stato nei mesi scorsi, con una lettera inviata all’edizione fiorentina del Corriere della Sera, il presidente della Toscana Rossi.