Cardarelli con Castrovillari (foto Fabrizi)

di Chia.Fa.

Le vertenze agitano Spoleto. Non ci sono soltanto i veleni e i sospetti emersi a più riprese intorno al rimpasto di giunta varato la scorsa settimana ad animare le forze politiche. Già, perché sotto ai riflettori sono finite anche le crisi che continuano a travolgere le maggiori aziende produttive della città dalla ex Pozzi alla Cementir fino alla Novelli. «Il sindaco Fabrizio Cardarelli non è assente dai tavoli ministeriali e anzi sono continue le interlocuzioni a più livelli per scongiurare nuovi contraccolpi occupazionali», scrive la maggioranza in una nota, replicando al Pd che aveva stigmatizzato le attività del primo cittadino. Ma dall’altra parte il comitato dei disoccupati e dei precari rincara: «Abbiamo incontrato Cardarelli e registrato il totale stallo delle richieste avanzate nel precedente confronto».

Parla la maggioranza Spoleto popolare e Rinnovamento si stringono quindi intorno al sindaco, respingendo almeno apparentemente i numerosi mal di pancia registrati la scorsa settimana intorno alla revoca dell’assessore premio Oscar, Gianni Quaranta, sostituito con la giornalista Camilla Laureti, senza tessera Pd ma in Regione Lazio con incarico fiduciario. Sul punto i due gruppi di maggioranza scrivono: «Il Pd nel giugno 2015 chiedeva la testa di Quaranta e più volte in aula lo ha accusato di continue assenze così come di modeste attività motivo per cui affermare ora che, per la revoca di sollevarlo dall’incarico di assessore, Spoleto è diventato lo zimbello d’Italia appare almeno strumentale». Nel mirino anche il M5s che ha annunciato una mozione di sfiducia e il gruppo Misto composto da quattro consiglieri, tre dei quali fuoriusciti dai gruppi di maggioranza: «L’iniziativa dei Cinque stelle muove dalla nomina del sindaco di un esponente a loro dire del Pd ma la Laureti non è mai stata iscritta, fermo restando che al Comune di Roma ci risulta sia stato nominato un assessore alla cultura con tessera Pd. Preferiamo non commentare – scrivono i due gruppi – i commenti di tre personaggi in cerca d’autore (Dominici, Morelli e Saidi, ndr) che hanno lasciato la maggioranza senza neppure motivarne le ragioni».

«Cardarelli impegnato per le crisi aziendali» Poi le vertenze: «Il sindaco viene tacciato di non aver partecipato ai tavoli istituzionali a difesa delle nostre aziende, mentre Cardarelli sta effettivamente seguendo in prima persona e in ogni sede istituzionale, Mise compreso, le vertenze Novelli, Cementir ed ex Pozzi con numerosi e reiterati incontri. Non solo – dicono i capigruppo Frascarelli e Monini – questa amministrazione è stata la prima a garantire una linea di credito per poter anticipare la cassa integrazione ai lavoratori della ex Pozzi». La stilettata è conseguente: «Forse il Pd farebbe meglio a domandarsi dov’erano i suoi esponenti il giorno del picchetto all’azienda Novelli o a ricordare le grandi promesse fatte per il futuro della Panetto&Petrelli» definitivamente chiusa da un paio di anni.

Comitato disoccupati: «Non siamo soddisfatti» Di diverso parere il comitato cittadino dei disoccupati e dei precari che ha recentemente incontrato Cardarelli con cui hanno fatto il punto sulle tre vertenze, ma soprattutto su alcuni interventi che erano stati richiesti all’amministrazione comunale: «Non possiamo dirci soddisfatti – scrivono in una nota – per una situazione di totale stallo sulle principali problematiche sollevate come l’attivazione di un vero sportello per l’impiego, il rinnovo degli ammortizzatori sociali e la riapertura della ex Pozzi; opposizione piena al tentativo di spacchettamento dell’azienda Novelli e immediata liquidazione delle spettanze arretrate; e chiarezza sulla Cementir visto che sulla cava che si intende esternalizzare Comune e Regione sono parti interessate». Infine: «Per il consiglio comunale aperto sul tema lavoro che avrebbe dovuto riunirsi a settembre, il sindaco ci ha risposto che in tempi brevissimi saranno avviate le procedure organizzative, giustificando il ritardo con gli impegni conseguenti al sisma».

@chilodice

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