Le liste al voto - foto Fabrizio Troccoli

Maggiore partecipazione dei cittadini e tariffe calmierate e su misura. Sono due dei pilastri fondamentali delle richieste che le associazioni regionali dei consumatori fanno ai futuri sindaci umbri. In una nota congiunta Acu, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento consumatori e Unione nazionale consumatori delineano anche la propria idea di Europa, alla vigilia delle elezioni di domenica.

Più partecipazione «A livello locale – si legge nella nota – chiediamo di attivare punti di ascolto e confronto con le associazioni dei consumatori utenti, alla ricerca del bene comune e di aumentare gli spazi di partecipazione per i cittadini singoli ed associati, in particolare per quanto riguarda il welfare e i servizi pubblici, visto che le tariffe sono diventate una delle voci più pesanti per i bilanci delle famiglie».

Rifiuti Due gli appuntamenti imminenti «già dalla prossima estate» rispetto ai quali «chiediamo ai candidati sindaci delle principali città umbre di pronunciarsi chiaramente». Si tratta dell’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, per la quale i consumatori chiedono «l’applicazione della ‘tariffa puntuale’, cioè i cittadini devono pagare solo per la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, consentendo agli utenti di intervenire sull’entità della bolletta, come avviene per le altre utenze (gas, energia elettrica, acqua, telefono), invece oggi per il cittadino utente è inutile fare risparmi o fare spreco, tanto non cambia niente in quello che paga».

Nuova legge Altro appuntamento che i consumatori ricordano è «la nuova legge regionale sul consumerismo. In merito – si legge ancora nella nota congiunta – chiediamo che entro l’anno sia approvata la nuova legge, con le modifiche che abbiamo proposto e che riproporremo durante la partecipazione, con l’applicazione dei principi di partecipazione dell’accordo nazionale tra il Governo, le Regioni, l’Anci e le associazioni dei consumatori». Rivolgendosi ai nuovi amministratori che verranno eletti, le associazioni ricordano di voler mantenere «la nostra massima autonomia dagli schieramenti politici, a presidio dei diritti dei cittadini, consumatori, utenti, per i quali, se sarà necessario, non escludiamo di chiamare direttamente i futuri amministratori a rispondere in solido delle mancate scelte o delle scelte sbagliate che dovessero arrecare danno ai cittadini».