di Mar.Ros.
«Terni ha bisogno di una guida forte e casomai servisse sono pronto». Così l’assessore regionale a Trasporti, infrastrutture e opere pubbliche Enrico Melasecche a Umbria24, fugando intanto dubbi sulla sua disponibilità a acandidarsi sindaco e anche sul fatto che qualcuno lo abbia tirato in ballo a tale scopo.
Elezioni a Terni Si susseguono col passare delle ore nomi e indiscrezioni sulla candidatura a sindaco di Terni del centrodestra ormai tutt’altro che unito; fratture interne ai singoli partiti e smarrimento dei più piccoli per un’indecisione che ritarda la vera e propria campagna elettorale ne sono la dimostrazione. Secondo quanto si apprende, quella prenotazione da parte dell’assessore comunale al Bilancio (Orlando Masselli di Fratelli d’Italia) della sala consiliare di Palazzo Spada per la mattinata di sabato, sarebbe proprio allo scopo di presentare la candidatura a sindaco: la sua ovvio, ma la stampa non è stata ancora convocata; segno che le valutazioni sono probabilmente ancora in corso. I suoi compagni di viaggio leghisti infatti, sfiduciato il sindaco Leonardo Latini che in piena autonomia tende comunque a mostrare i muscoli, vorrebbero far passare in coalizione un’altra candidatura di bandiera. Si dice che l’ex senatrice Valeria Alessandrini, dentro il Carroccio, sia la più quotata. Tuttavia non manca chi ritiene che una soluzione Melasecche sarebbe più opportuna.
Enrico Melasecche Incalzato allora sulle ‘quotazioni’ delle ultime ore, l’assessore dice: «Non seguo la borsa. Sto divertendomi a produrre risultati storici per l’Umbria tutta sempre con un occhio di riguardo a Terni che è stata fin troppo bistrattata negli ultimi venti anni di questo secolo. So che dalla Regione non mi vogliono lasciare perché sono un punto fermo di questa giunta. Tuttavia sono al servizio della Politica migliore per cui se, vista la situazione che non ho minimamente contribuito a creare (frecciata ai capofila di correnti interne alla Lega Ndr), dovesse essere necessaria una figura come la mia, potrei prendere in considerazione l’ipotesi a condizione della massima serietà della proposta con l’unico obiettivo del rilancio della città che sarei perfettamente in grado di promuovere».
Il rammarico e lo sprint «Sono molto preoccupato e dispiaciuto – prosegue nel suo sfogo – per quello che sta accadendo per cui solo una squadra coesa, di alto livello, puó completare il processo iniziato nel 2018 a cui ho dato un contributo determinante a tutti i progetti principali che oggi si stanno comoletando, dal PalaTerni a cui ho dato anche il nome, al Teatto Verdi, alla Fontana dello Zodiaco, a Piazza del Mercato, al Parco di Cardeto, ecc». Melasecche insomma sarebbe pronto ad accettare la sfida della competizione elettorale ternana: «Lo farei con il dolore nel cuore perché in Regione sto lavorando con professionisti seri ed impegnati, in un clima di forte tensione morale per dare alla nostra Regione realmente un futuro migliore, ovviamente nei settori a me affidati, ma sono certo, nel caso dovesse mai accadere, di lasciare una prateria di progetti, di idee, di procedure avviate, nel caso disponibile ad aiutare chi mai volesse assumersi le non poche nè lievi responsabilità che il mio attuale incarico comporta. Ma Terni mi sembra si trovi in una situazione grave, creata da un insieme di situazioni da tempo non gestite in modo adeguato per cui necessita di una guida ferma ed esperta. Diversamente qui in Regione non mi annoio di certo e tutti gli umbri toccheranno con mano i risultati ai quali sto lavorando, vere e proprie pietre miliari nel settore delle infrastrutture, trasporti, opere pubbliche, ecc»
Melasecche-Bandecchi Casomai la scelta del centrodestra dovesse ricadere su Melasecche, Tesei sarebbe costretta a un rimpasto di giunta a Palazzo Donini che non potrà non tener conto a questo punto del peso politico di Fratelli d’Italia. Rispetto a quelle dietrologie per cui invece in quel caso Stefano Bandecchi sarebbe pronto a rinunciare alla sua aspirazione di diventare primo cittadino, prestando i propri candidati a sostegno dell’ex Udc, il coordinatore territoriale di Alternativa popolare Riccardo Corridore dichiara: «La sottoscrizione della candidatura da parte del presidente è già avvenuta e la firma è autenticata. Smettetela di pensare a un passo falso di Bandecchi, o finirete per rimanerci male il 14 aprile».