Scarpe rosse tra i simboli della lotta contro le violenze

Promuovere e facilitare l’inserimento sociale e lavorativo delle donne che hanno subito maltrattamenti e violenza fisica e psicologica: è l’obiettivo del protocollo d’intesa triennale sottoscritto martedì, a Palazzo Donini, dalla Regione Umbria – ha firmato la presidente Catiuscia Marini – dal centro Pari opportunità della Regione Umbria, dalle consigliere di Parità della Regione e delle Provincie di Perugia e Terni, e dalle rappresentanti di Anci Umbria e delle associazioni Liberamente donna e L’Albero di Antonia.

L’accordo Il protocollo – è scritto in una nota della Regione – si propone di sensibilizzare i diversi soggetti interessati sul tema della violenza di genere e sull’importanza del lavoro come strumento fondamentale per ridefinire percorsi autonomi di vita, così da consentire la fuoriuscita dal ciclo della violenza subita ed affrancarsi da condizioni di ricatto economico e di dipendenza. E’ inoltre prevista l’attivazione, nell’ambito della programmazione regionale delle politiche attive per il lavoro, di strumenti ed azioni finalizzati all’inserimento o reinserimento di donne vittime di violenza, che verranno strutturate dai Centri per l’impiego, in collaborazione con i Centri anti violenza, anche attraverso attività di accoglienza e orientamento per le donne vittime di violenza. Ciascuno dei soggetti firmatari si è impegnato a mettere in atto specifiche azioni e misure funzionali a dare piena attuazione al protocollo e a mantenere sulle questioni un dialogo costante con le parti sociali e le associazioni professionali.

Presidente Marini «La firma di oggi – ha detto la presidente Marini – è un ulteriore tassello di un lavoro costruito partendo dal basso. Siamo riusciti a mettere insieme le esperienze delle associazioni, delle istituzioni e dei servizi per strutturare un percorso che, partendo dalle esperienze dirette delle donne è servito a costruire politiche utili per le donne stesse e anche per i bambini che, sempre più spesso, vengono presi in carico. In questi anni di lavoro – ha aggiunto la presidente – abbiamo colmato molti vuoti anche finanziari sopperendo, in alcuni casi, alla mancanza di finanziamenti nazionali. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 300 mila euro e andranno a finanziare questa iniziativa che si inserisce nell’ambito della programmazione ‘Por Fse’ che prevede di agire non solo sulle politiche attive del lavoro, ma anche a favore delle fasce deboli. E una donna vittima di violenza, in molti casi, è debole anche economicamente».

I particolari Spetterà ad una Cabina di regia, composta dalle rappresentanti dei soggetti firmatari, indirizzare e programmare le attività da realizzare e ad un comitato tecnico di monitoraggio, composto da una rappresentante tecnico per ciascun soggetto firmatario, di definire le procedure operative e verificare l’applicazione del Protocollo.
I Centri antiviolenza si impegnano a garantire: percorsi individuali di inserimento al lavoro in stretto rapporto con i Centri per l’impiego; ascolto telefonico 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno e ospitalità nelle situazioni a maggiore rischio per donne sole o con figli; consulenza legale, sociale, psicologica, mediazione culturale e scolastica; rapporti stabili con i servizi territoriali (scuole, ospedali, consultori, ecc.) e con le istituzioni (Comune, Provincia, Regione, tribunale per i Minorenni, tribunale civile e penale); gruppi di auto- mutuo aiuto; sostegno alla genitorialità e spazi per incontri protetti tra minorenni e figure genitoriali e familiari; codice rosa. L’Anci si impegna a sensibilizzare i Comuni per assicurare, mediante convenzioni con associazioni di donne, la gestione dei centri antiviolenza ed eventualmente dei punti d’ascolto; mettere a disposizione del Sistema regionale di contrasto della violenza di genere, la rete comunale dei servizi socio-sanitari e sociali a partire da quelli di accompagnamento al lavoro.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.