di Iv. Por.
Il Movimento 5 stelle approva il “patto civico per l’Umbria. Hanno votato 35.036 iscritti. Questi i risultati delle votazioni. I risultati dicono: 21.320 (60,9%) sì e 13.716 (39,1%) no. L’esito arriva poco dopo le 20.15 e apre la strada a una intesa. «Come sempre nel Movimento vince la democrazia», si legge sul Blog delle Stelle, che aggiunge: «oggi migliaia di cittadini hanno scelto, attraverso la partecipazione su Rousseau, di dare vita a un Patto civico per l’Umbria. Questa è la strada che abbiamo proposto e che i cittadini hanno confermato per poter cambiare un sistema che in Umbria ha creato ulteriore sfiducia delle persone verso le istituzioni. Ed è comprensibile, visto anche lo scandalo della corruzione nella sanità. Siamo consapevoli che questo è un esperimento, innovativo, e che comporta un’altra grande responsabilità, ma la partecipazione delle persone che votano e scelgono di dire la loro ci dà forza. E siamo orgogliosi – rivendicano i 5 stelle – di questo metodo. Adesso in Umbria andiamo avanti, valorizzando i migliori profili e le eccellenze della società. Siamo liberi di agire e proporre soluzioni e percorsi diversi. E se altri ci attaccano, noi andiamo avanti con umiltà, ma anche con coraggio»,
Di Maio ad Assisi «In questo momento ci sono persone che stanno discutendo, sia dal M5s che dal lato Pd, come nelle ultime settimane. Le questioni relative ai nomi le lascio a loro. Il candidato? Sarà civico e indipentente». Dopo aver lanciato, in mattinata, il nome del sindaco di Assisi Stefania Proietti il capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, nel pomeriggio a margine del convegno sulla Libia organizzato nell’ambito del «Cortile di Francesco», rispondendo alle domande dei giornalisti non ha rilanciato la candidatura della sindaca. «Qui si discute anche con tutto il progetto Umbria dei territori, con tante liste civiche – ha aggiunto il leader del M5s – noi possiamo creare un gruppo di liste veramente numeroso ma a patto che nessuno il giorno dopo venga a dire di voler mettere un assessore o di volere il capo di una partecipata».
De-partitizzazione Di sicuro sabato 27 vanno presentate le liste: «I tempi dell’accordo? Li stabilisce la legge» si è limitato a dire Di Maio che, terminato il suo intervento sulla Libia, si è intrattenuto per una decina di minuti in una saletta con alcuni esponenti umbri del Movimento. Non presente in sala, invece, Stefania Proietti, assente per un impegno di natura personale. «In Umbria – ha detto poi Di Maio – si può dare vita a un’esperienza innovativa: abbiamo fatto in modo come Movimento che i partiti facessero un passo indietro e i cittadini uno in avanti. Il candidato, civico e indipendente, creerà una sua giunta sulla base di capacità e competenze. Questo purtroppo è innovativo in Italia. Troppo spesso infatti le giunte sono state ostaggio dei partiti. Serve un metodo ben chiaro per de-partitizzare le giunte regionali a partire dall’Umbria».
In mattinata invece il nome della Proietti era stato lanciato con forza: «Inutile indugiare. In Umbria – ha scritto Di Maio su Facebook – c’è un’emergenza. C’è stata una giunta al centro di uno scandalo di corruzione sulla sanità. Che vogliamo fare? Metterci a dire quanto sono cattivi gli altri e quanto siamo bravi noi? Secondo me è il caso di trovare un modo per cui, insieme ad altre forze, diamo la possibilità a qualcuno di esterno ai partiti di cambiare questa regione e certe logiche». Un Di Maio che più che altro si è rivolto agli iscritti del Movimento 5 stelle, che oggi votano sul “patto civico per l’Umbria”, ovvero sulla rinuncia a presentare un proprio candidato per appoggiarne uno di stampo civico insieme ad altre forze politiche. Di Maio ha ribadito poi che «abbiamo proposto come candidata presidente l’attuale sindaco di Assisi, Stefania Proietti, una amministratrice locale molto attiva e una docente universitaria molto apprezzata. E ci aspettiamo una risposta, perché non c’è più tempo».
VIDEO – DI MAIO ‘DRIBBLA’ PROIETTI
Verini: «Sorpresi, lavoriamo per unire» A stretto giro arriva la replica del commissario Pd dell’Umbria, Walter Verini. «Sorprendono le parole di Luigi Di Maio di questa mattina – afferma riferendosi ovviamente al nome della Proietti -. Da giorni, in accordo con il partito nazionale, attendiamo una risposta seria su una candidatura civico-sociale da tempo in campo, a prescindere dal Pd: quella di Andrea Fora. Il quale, davanti ad eventuali intese su profili di alto spessore, aveva dato e darebbe piena disponibilità ad aiutare queste soluzioni. Noi – conclude Verini – lavoriamo per unire e non per dividere un campo largo che può essere vincente».
FUORI GIOCO BASTIOLI E PROIETTI
Trattative su nomi nascosti Il contesto in cui Di Maio parla, tuttavia, è importante per comprendere il tipo di messaggio inviato, specie in queste ore delicate. Un messaggio di autonomia nell’indicazione di un nome che, di fatto, è stato già bocciato dal Pd. Ma per Di Maio è importante incassare il via libera dagli iscritti. Poi, invece, le indiscrezioni parlano di una trattativa che prosegue per l’individuazione di un altro nome da concordare con il Pd e gli altri pezzi di coalizione. Quindi Proietti appartiene già al passato, mentre si stanno sondando 2-3 figure che vengono tenute nel massimo riserbo.
Voto importante «Oggi – spiega Di Maio, che alle 15 sarà ad Assisi per partecipare al Cortile di Francesco – tutti gli iscritti del Movimento 5 stelle sono chiamati a votare su un tema importante. Abbiamo vissuto insieme tante decisioni, in questi ultimi mesi, che ci hanno messo a dura prova, ma se mettiamo al centro il bene dell’Italia possiamo farcela. Oggi – continua – la votazione riguarda il patto civico per l’Umbria. Siete chiamati a decidere se appoggiare una giunta composta da cittadini esterni, sostenuti da forze politiche e civiche. Noi ci presenteremo con il nostro simbolo e con le nostre idee, raccolte in un programma, e in Consiglio regionale controlleremo che la nuova giunta civica – che dovrà essere estranea ai partiti – realizzi ciò che ha promesso ai cittadini, altrimenti tutti a casa».
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Una regione alla volta Di Maio risponde anche alla domanda su cosa avverrà nelle altre regioni. «Una cosa alla volta – scrive -. Ogni regione è una storia a sé. Iniziamo dall’Umbria. Poi valuteremo, insieme, il resto. Ci saranno 8 regioni che vanno al voto da qui a maggio. Attrezziamoci per liberarle dalla solita cappa di politicanti. Solo così potremo rendere un servizio. Io credo che sia arrivato il momento di fare un altro salto. La vita è una scelta continua, un cambiamento continuo, è fare i conti con la realtà, che spesso è scomoda e non ci piace. Nel nome “Movimento” c’è la nostra natura. Se vogliamo cambiare il Paese, dobbiamo guardare in faccia la realtà e prenderci la responsabilità di fare le migliori scelte possibili, tenendo sempre ben presente che il nostro obiettivo è un Bene superiore. Il 4 ottobre compiamo 10 anni. E dobbiamo guardare ai prossimi 10».