L'aula del consiglio regionale (foto F.Troccoli)

di Daniele Bovi
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Nella terza giornata di conclave arriva la fumata bianca. A poche ore dall’arrivo in aula del Documento annuale di programmazione economica infatti, che verrà discusso in consiglio regionale martedì mattina, la maggioranza di centrosinistra (presenti i capigruppo, la presidente Marini e l’assessore allo Sviluppo Riommi) trova la quadra dopo due fumate nere. A palazzo Cesaroni arriverà una risoluzione unitaria (il Dap si vota attraverso un dispositivo che ne approva il contenuto, anche modificandolo, o lo boccia) in cui vengono accolte alcune richieste dell’ala sinistra della coalizione. Aperture che a seconda delle diverse ottiche vengono lette come una vittoria o, appunto, come semplici aperture. I capitoli più importanti, mentre in mattinata il Pdl ha bombardato il Dap e la giunta Marini chiedendo un governo del presidente o nuove elezioni causa «immobilismo politico», riguardano le tasse e i rifiuti.

IL PDL ALL’ATTACCO DELLA GIUNTA: NUOVO GOVERNO O ELEZIONI

Tasse e rifiuti Per quanto riguarda l’Irpef nella risoluzione, in corso di limatura, si mette nero su bianco l’impegno a rivedere le aliquote addizionali regionali nel 2014 con alcuni paletti chiari: salvaguardia delle fasce più deboli, equità e progressività. Che tradotto significa l’ipotesi di un ritocco all’insù solo per le ultime due fasce così come chiesto da Idv e Prc. L’altro tema caldo è quello dei rifiuti: entro giugno, è scritto nel documento, il consiglio regionale dedicherà una seduta apposita alla chiusura del ciclo. Vista la diminuzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata, si chiede un «aggiornamento» del piano dei rifiuti proprio su questo capitolo. Insomma, l’incenerimento non deve essere la soluzione.

Webred e acqua La giunta viene impegnata anche in vista di una approvazione di un piano di riordino di Webred e dell’intero comparto Ict, con l’ottica di valorizzare le «potenzialità e competenze» evitando la cessione ai privati «dei rami più produttivi» e tutelando i lavoratori. La risoluzione si apre però con la richiesta di un impegno della giunta per superare l’odiato patto di stabilità e per ottenere ulteriori risorse per la cassa integrazione in deroga. Nel documento si scrive poi che serve dare piena attuazione della volontà dei cittadini in merito al referendum sull’acqua pubblica e, rimanendo in tema di acqua, c’è l’intenzione di «fornire risposte» a quelle famiglie danneggiate dall’inquinamento dei pozzi. L’idea è quella di intervenire con un fondo speciale alimentato dai canoni di concessione che pagano le aziende che imbottigliano le acque umbre. Da ultimo, oltre all’ok al maxi-prestito della Regione a Umbria Mobilità, c’è la volontà di dare vita entro breve al testo unico sul terzo settore che preveda anche il 5% di affidamenti alle cooperative di tipo B.

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