di Ginevra Robbio e Daniele Bovi
Il nuovo Piano sociosanitario che inizierà il suo percorso a inizio anno, una Zona economica speciale da allargare e le infrastrutture. Sono questi tre dei dossier più importanti per l’Umbria nel 2026 secondo quanto spiegato lunedì dalla presidente della Regione, Stefania Proietti, che insieme al resto della giunta ha fatto un bilancio di questo primo anno di lavoro nel corso della conferenza stampa di fine 2025.
Cambio di passo Proietti ha rivendicato un cambio di passo rispetto al passato, sostenendo che «abbiamo trovato una Regione ferma, anzi in retromarcia», e ha collocato il 2026 come l’anno delle scelte strutturali. Sul piano politico ha parlato di «leale collaborazione istituzionale» con il Governo, richiamando come risultati l’ingresso dell’Umbria nella Zona economica speciale, l’accordo per l’acciaieria di Terni da oltre un miliardo di euro e le risorse ottenute per il Giubileo.
IL PRIMO ANNO DI PROIETTI: «EREDITATO UMBRIA IN CRISI»
Sanità La sanità resta il capitolo centrale dell’azione di governo. Da qui nasce anche la manovra fiscale che entrerà in vigore a gennaio e che ha suscitato moltissime polemiche. La presidente ha difeso la scelta spiegando che «il 73 per cento degli umbri avrà una riduzione delle tasse per i redditi fino a 28 mila euro» e che eventuali correzioni saranno valutate nel tempo: «Era necessaria, valuteremo gli effetti, ce lo diranno i cittadini». Al centro c’è il nuovo Piano sociosanitario regionale, il primo dopo quello del 2009, che dovrebbe prendere forma definitiva nei primi mesi del 2026. Proietti ha parlato di una riorganizzazione basata sulla presa in carico complessiva delle persone e sulle reti regionali, rivendicando l’azzeramento delle liste d’attesa per le urgenze e i tempi brevi e il lavoro avviato sull’osservatorio dedicato.
Pnrr e assunzioni Nel quadro del piano rientrano anche le strutture finanziate con il Pnrr, con l’attivazione di 23 case di comunità e 16 ospedali di comunità , oltre al ritorno operativo dei presidi di Cascia e Norcia. Sul personale, la Regione ha annunciato il proseguimento del percorso relativo alle assunzioni (al momento fermo al 30 per cento di quanto ipotizzato), a partire dalle 124 previste con il concorso unico, e ha sottolineato che i risultati del 2025 sono stati ottenuti facendo leva esclusivamente sulla sanità pubblica. Parallelamente, è stato annunciato un cambio di impostazione nelle politiche familiari, con il superamento dei bonus a favore dei servizi: «L’era dei servizi comincia perché i bonus non fermano l’inverno demografico».
Welfare Ampio spazio è stato dedicato anche alle politiche sociali. Nelle prossime settimane sarà presentato il piano d’azione «Umbria per tutti» dedicato alla fragilità e ai diritti delle persone con disabilità , con l’obiettivo del progetto di vita indipendente. La presidente ha ricordato che la Regione ha anticipato il Governo sul piano per la disabilità grave, raddoppiando le risorse e attivando una governance unica sul territorio.
Zes Sul fronte economico, la questione della Zona economica speciale resta aperta. Proietti ha spiegato che l’Umbria non aveva aderito alla riprogrammazione avviata nel 2023 e che questo ha portato all’esclusione di interi comuni. Ora, insieme alle Marche, la Regione sta chiedendo una deroga per ridisegnare il perimetro degli aiuti. «Se questa deroga ci sarà data presenteremo un piano che suddivide i comuni in aree, per far atterrare più facilmente gli investimenti», con un’attenzione particolare alle principali aree industriali.Â
Infrastrutture Altro nodo centrale è quello delle infrastrutture. La Regione chiede risorse per circa 4 miliardi di euro per completare opere considerate strategiche, dal collegamento Perugia-Chiusi alla Tre Valli. A fronte di fondi nazionali limitati, la giunta punta sulla progettazione del Nodo di Perugia come opera unitaria e sulla ricerca di finanziamenti per interventi mirati, come il bypass della statale Valnerina in prossimità della cascata delle Marmore. Restano tesi i rapporti sul fronte ferroviario, con la questione delle fermate e della stazione dell’alta velocità Medioetruria (a Creti sono partiti alcuni lavori preliminari legati alla progettazione) ancora aperta; a gennaio verrà fatto un punto con la Toscana, che non arretra dall’ipotesi Rigutino.
Tanti temi Nel bilancio di fine anno trovano spazio anche il turismo, con l’attenzione ai piccoli borghi, alle aree interne e ai comuni montani, e la ricostruzione post-sisma, con il 90 per cento delle pratiche avviate e l’apertura di cantieri e strutture simboliche. In chiusura, Proietti ha ribadito la linea che intende seguire nel prosieguo della legislatura, parlando di riforme e pianificazione come metodo e di concretezza come obiettivo, per costruire «una regione che cresce se nessuno resta indietro».
