L'inceneritore Terni biomassa della Tozzi holding (foto Colonna)

di Massimo Colonna  

E’ in programma lunedì mattina alle 10:30 la nuova seduta della seconda commissione regionale che dovrà approfondire il caso inceneritori a Terni. Dopo che nell’ultimo round sono stati ascoltati i tecnici di Arpa e Asl, ora la parola torna alla politica che sta lavorando per arrivare ad un atto condiviso da presentare poi al consiglio regionale per il voto il prossimo 28 marzo. Questo l’obiettivo dell’organo del presidente Eros Brega, consigliere del Partito democratico. Intanto si attendono novità per quanto riguarda la delibera della giunta regionale che dovrà istituire un nuovo studio epidemiologico proprio per analizzare al meglio le relazioni tra la presenza di inceneritori e impatto ambientale. Su questo fronte la Asl chiede l’intervento di un ente nazionale, vista la complessità del lavoro, mentre la Lega Nord punta a coinvolgere il ministero.

La commissione In Regione dunque lunedì mattina saranno ascoltati dirigenti regionali e l’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini: l’obiettivo della seduta è quello di arrivare ad una determinazione della commissione, in maniera che possa essere portato un atto condiviso alla seduta del consiglio regionale programmato per il 28 marzo.

Lo studio Intanto a breve dovrebbe arrivare anche la delibera regionale che istituisca l’avvio dello studio epidemiologico richiesto a gran voce anche durante l’ultimo incontro sul tema, quello svolto in Provincia a Terni nei giorni scorsi. Su questo fronte Imolo Fiaschini, direttore generale Asl 2, ha spiegato che tipo di lavoro servirà. «Non abbiamo avuto ancora alcuna comunicazione dalla giunta – ha spiegato Fiaschini nell’ultima seduta – ma se arrivasse l’input per uno studio epidemiologico più ampio ne saremmo sicuramente contenti poiché lo sollecitiamo da tempo. Non sono sicuro che i tempi previsti consentano di impattare sulla procedura in corso (quella dell’eventuale concessione dell’Aia per Terni Biomassa, ndr). Lo studio che viene richiesto inoltre è talmente ampio che servirà un supporto a livello nazionale. A un organo tecnico non si può chiedere di esprimersi con sì o un no all’inceneritore, ma solo se i parametri sono all’interno dei limiti stabiliti dalla legge».

Lega Nord Stesso tipo di richiesta che arriva dalla Lega Nord, tramite il capogruppo Emanuele Fiorini. «Per un ambiente come quello ternano, già gravato dalla presenza dell’industria pesante e caratterizzato da una particolare struttura morfologica – spiega Fiorini – sarebbe un grave errore continuare a determinare autorizzazioni ambientali sulla base dell’impatto e delle caratteristiche del singolo impianto. Bisogna avviare al più presto studi approfonditi, auspicando una partecipazione al progetto anche del ministero della Salute, dell’Istituto Superiore della sanità e dell’Università di Perugia, accanto ad Arpa e Usl. Attraverso il nostro senatore, Stefano Candiani, chiederemo a tal proposito l’interesse del governo».

@tulhaidetto

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