‘Nessuna convocazione del consiglio straordinario sulla sanità, così il centrodestra difende le scelte politiche della Regione e della coppia Tesei-Coletto a danno di Terni’. Questo il titolo della nota diramata dalle opposizioni in consiglio comunale a Terni: «Assenti quando si tratta di discutere il Documento unico di programmazione, sordi ai temi più sentiti dalla città».
Consiglio comunale «Il presidente del consiglio comunale – tuonano M5s, Pd, Senso civico e Terni immagina – continua a fare orecchie da mercante e ignorare la nostra richiesta per parlare di questioni scomode ma reali come quelle che riguardano l’azienda ospedaliera di Terni. Anche l’ultimo consiglio prima che entri nel vivo la campagna elettorale non vedrà all’ordine del giorno nessun punto che riguarda la tutela della salute dei cittadini. In questo modo il centrodestra si arrocca in un’assurda difesa della Regione, delle politiche sciagurate in materia sanitaria della presidente Tesei e dell’assessore Coletto che ieri ha scaricato sull’azienda ospedaliera di Terni i casi limite di attesa oltre le 24 ore, il sovraffollamento del Pronto soccorso, i letti in corsia e gli afflussi straordinari di pazienti, sostenendo che gli accessi registrati al Pronto Soccorso del Santa Maria di Terni sono comunque inferiori a quelli che dovrebbe garantire un DEA di II livelloInoltre aggiungiamo che, allo stesso modo, il bilancio non sarà all’ordine, così come il Documento unico di programmazione. Oltre alla vergogna di non avere preso parte al consiglio dedicato, la giunta ha anche presentato emendamenti fuori termine regolamentare, facendo rinviare ulteriormente l’esame da parte del consiglio comunale.».
Sinistra italiana Terni L’attacco dall’esterno delle mura del Palazzo arriva da Sinistra italiana Terni: «Dietro la bagarre in consiglio comunale e la mancata approvazione del Dupe del bilancio si nasconde la volontà di non assumersi la responsabilità del salasso che aspetta i cittadini ternani. Si tratta di un fatto dal significato politico inequivocabile, una sfiducia della maggioranza consiliare verso la giunta, una evidente smentita dei proclami di unità che sono venuti dalle forze politiche del centrodestra. La mancata riconferma della candidatura del sindaco Latini e la mancata designazione di un candidato unico del centro destra, fino a questo momento, non sono solo il segno di uno scontro di potere, ma di una evidente difficoltà politica. Questa maggioranza è consapevole della modestia dei risultati ottenuti rispetto agli annunci roboanti di cinque anni fa e del forte malcontento presente nella città. Peraltro bilancio previsionale e Dup (approvati dalla giunta ma non dal consiglio comunale) sembrano non tenere conto di tale disagio e della richiesta che il Comune concorra ad attenuare gli effetti della crisi economica e della inflazione galoppante. Le previsioni di entrata poggiano su aliquote Imu al massimo consentito, su tariffe per servizi a domanda individuale che ne impediscono l’uso da parte delle famiglie monoreddito, sulla irrogazione di multe ai cittadini per quasi otto milioni di euro/anno per il corrente anno e per i prossimi due anni. Un bel biglietto da visita per chi si presenta con la ‘forza di aver fatto’: di aver fatto male ai conti dei ternani. Non hanno mantenuto le promesse, chiudono il mandato litigando tra loro, lasciando la città senza governo, sfiduciano chi ha retto il Comune negli ultimi cinque anni, ma non hanno una alternativa. Ora spetta ai ternani porre fine, definitivamente, a questa pessima esperienza».
Elezioni a Terni Il riferimento è all’ormai prossimo appuntamento con le urne, rispetto al quale, con un tavolo di coalizione aperto e alcune soluzioni al vaglio dei partiti per tentare la via del campo largo, i Giovani democratici di Terni tengono a precisare la propria posizione: «Al tavolo regionale delle forza di centrosinistra riunitosi ieri, ha partecipato il segretario dei Gd ternani Luca Serantoni; i Giovani democratici hanno partecipato all’assemblea comunale condividendo la linea proposta dal segretario Spinelli. Solo allo scopo di fugare dubbi e non permettere grossolane strumentalizzazioni, si precisa inoltre che i Giovani Democratici di Terni sostengono la candidatura del professor Kenny, una figura autorevole, legata al territorio e che per sua esperienza di vita e professionale conosce bene il mondo dei giovani, le necessità, le aspirazioni e soprattutto la potenzialità che una città come Terni può esprimere e restituire loro, se messa in condizioni di farlo con le persone giuste».