Gli agenti di polizia davanti alla sede del Comune

di Massimo Colonna

«Vogliamo un consiglio comunale straordinario prima del 12 dicembre: il sindaco ci dica se è indagato». Questa la richiesta contenuta nella interrogazione urgente presentata in queste ore dall’intero gruppo consigliare del Movimento Cinque Stelle in merito all’operazione Spada. A stretto giro di posta ecco la replica del sindaco: «Non mi è arrivata alcuna comunicazione da parte delle autorità inquirenti in merito ad un mio coinvolgimento sull’inchiesta che la magistratura sta portando avanti verso la quale ribadisco ancora una volta la mia e dell’intera amministrazione comunale massima fiducia e serenità».

Scontro aperto E’ il più recente affondo politico sull’operazione Spada, che nelle ultime settimane ha tenuto banco non solo a livello giudiziario. Scontro aperto dunque tra il Movimento Cinque Stelle e il sindaco Di Girolamo. Tutto nasce dall’interrogazione urgente con cui i 5Stelle hanno chiesto al sindaco se fosse indagato nell’inchiesta che ha coinvolto Palazzo Spada: «Vogliamo sapere se il sindaco abbia ricevuto avvisi di garanzia o se abbia notizia del suo diretto coinvolgimento in indagini a suo carico». Una domanda a cui i 5Stelle chiedono sia data risposta entro il 12 dicembre: «Chiediamo inoltre la convocazione di un consiglio straordinario sul tema prima del 12 dicembre 2016».

La replica Secca arriva la replica del sindaco: “Non mi è arrivata alcuna comunicazione da parte delle autorità inquirenti in merito ad un mio coinvolgimento sull’inchiesta che la magistratura sta portando avanti, verso la quale ribadisco ancora una volta la mia e dell’intera amministrazione comunale massima fiducia e serenità. Sono altresì sicuro che il mio operato non possa dar luogo a fraintendimenti o a situazioni che possano essere approfondite dagli organi inquirenti».

Il controattacco Poi Di Girolamo rilancia: «In ogni qual caso una parte dell’opposizione quella che in questa vicenda si sta confermando non rispettosa delle garanzie costituzionali e procedurali ma bensì giustizialista e rancorosa, può indirizzare ad altri la richiesta di un eventuale coinvolgimento del sindaco della città di Terni. Da parte mia continuerò a mettere in campo tutte quelle azioni che servono a garantire maggiore trasparenza e legalità nella gestione della cosa pubblica. L’onestà è un presupposto fondamentale accanto a questa occorre però aggiungere la capacità amministrativa e la responsabilità verso la città, verso il mondo del lavoro, delle fasce più deboli, verso i giovani che chiedono prospettive e occupazione. Elementi questi ultimi del tutto assenti dai forcaioli di piazza».

@tulhaidetto

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