Gli statuti e le matricole del Nobile Collegio della Mercanzia di Perugia sono ora consultabili online. Si tratta di tre registri di pergamena, datati 1323, 1356 e 1599, che raccontano l’arte della Mercanzia a Perugia: contengono gli ordinamenti e le iscrizioni, suddivise per i rioni perugini, dei personaggi che ne entrarono a far parte nel corso dei secoli. Sono stati completamente digitalizzati e sono in corso di un’operazione di restauro da parte dell’Archivio di Stato di Perugia, dove sono conservati. Un progetto realizzato in occasione del 700º anniversario dello statuto del Nobile Collegio, una ricorrenza che sarà celebrata anche con un convegno di studi alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, con autorevoli relatori, il 24 novembre.
La storia I documenti rappresentano l’importanza che il nobile collegio della Mercanzia ebbe nel governo di Perugia. Rappresentava la corporazione degli antichi mercanti, che con la loro avventurosa intraprendenza fecero rinascere Perugia, rendendola ricca dei suoi principali monumenti medievali. Statuti e le matricole, trasformati ora in immagini digitali ad alta definizione, possono essere consultati da remoto cliccando direttamente in una apposita sezione del sito dell’Archivio di Stato di Perugia.
Il dietro le quinte Il lavoro di restauro è stato effettuato dalla dottoressa Anna Rita Formoso, restauratrice Ales, mentre la digitalizzazione è stata eseguita dai fotografi Sandro Bellu e Mario D’Arrigo; la descrizione archivistica è stata curata dalla dottoressa Chiara Scionti, che ha anche provveduto all’inserimento nel sistema informativo dell’archivio di Stato di Perugia. Il registro più recente, iniziato nel 1599, è tuttora usato per inserire i nomi dei nuovi iscritti alla storica associazione cittadina.
Cosa sono Le matricole contengono i nomi degli iscritti al Collegio e gli statuti dettano il ius mercatorum: disciplinano i requisiti di ammissione e all’esercizio della mercatura, individuale o societaria, la concorrenza sleale, la mediazione, pesi e misure, le modalità di esposizione e vendita delle merci, le conseguenze del fallimento, la certificazione di scritture, il lavoro dei garzoni, la giurisdizione commerciale. Grande era l’ingerenza della Mercanzia nella vita pubblica del Comune: oltre a designare i primi due decemviri, raccoglieva il giuramento dei più alti ufficiali, forniva il magistrato delle prede nelle rappresaglie, moderava i prelievi di tributi, garantiva per il capitano e gli altri ufficiali forestieri, stabiliva il saggio ufficiale della moneta.
Chi c’era A presentare l’iniziativa sono stati la direttrice Cinzia Rutili e il rettore del Collegio, Giuseppe Severini. Sono intervenuti anche Leonardo Varasano, assessore alla Cultura del Comune di Perugia; Giovanna Giubbini, soprintendente archivistico e bibliografico dell’Umbria e del Lazio; Mirko Santanicchia, Università degli Studi di Perugia; Attilio Bartoli Langeli, già Università degli Studi di Padova.