di Gordon Brasco

Secondo round a distanza di nove anni ma la magia del primo capitolo non si ripete. Eppure ritroviamo gli stessi ingredienti di una volta: vetri che vanno in frantumi, esplosioni, pallottole a raffica, sguardi intensi e femme fatale a vagonate,  e allora? Allora c’è che se l’esperienza del primo Sin City era un fumetto prestato al cinema qui si ha più la sensazione di essere finiti in un esercizio di computer grafica invece che nella matita del grande Frank Miller. Soprattutto è la decisione di proporre il 3D a infastidire perché cosa c’è di più 2D di un fumetto? Passata però la delusione per quest’inutile sfoggio di tecnologia il risultato complessivo non è male: la fedeltà al fumetto è quasi totale (dopotutto Miller è alla regia) e questo rincuora la maggior parte dei fedelissimi del fumettista statunitense, anche gli innesti dei nuovi personaggi funzionano, tra tutti la cattivissima Ava Lord che da sola vale mezzo biglietto. Però …però il primo capitolo era un’altra cosa: più ironico, allegoricamente più ricco e sicuramente più denso di riferimenti alla «caduta» e al senso di «espiazione» (fatevi il conto di quante discese verso il basso ci sono nel film, con relative risalite e capirete di quello che stiamo parlando) che poi giustifica lo stesso titolo («sin» tradotto significa «peccato»).

Superficiale Qualcuno ha storto il naso definendo questo Sin City 2 un «capolavoro di misoginia» dove gli uomini sono il motore di tutto mentre le donne rimangono intrappolate in un immaginario fatto solo di bellezza e sensualità; non è una critica priva di fondamento ma comunque è fine a se stessa perché chi conosce il lavoro di Miller sa perfettamente che il disegnatore statunitense non si è mai tirato indietro di fronte alla caratterizzazione di eroine femminili (o antieroine) complesse tanto quanto i protagonisti maschili, tra tutte basterà ricordare Elektra nella graphic novel «Elektra Assassin» (Marvel 1986-1987). Insomma vale la pena spendere dei soldi per questo film? Secondo noi sì anche con tutti i limiti evidenziati sopra: la scelta del 3D «uccide» quel gioco di correlazione tra fumetto e film che tanto c’era piaciuto nel primo capitolo, la profondità delle immagini ci toglie la magia di vedere al cinema il fumetto di Miller e questo è un errore che non possiamo perdonare. In generale le nuove storie raccontate sono accattivanti sebbene un po’ superficiali, come se i registi dessero per scontato la conoscenza da parte dello spettatore del lavoro cartaceo di Miller e forse questo Sin City 2 è proprio a loro che si rivolge, puntando cioè a un target di fan specifico più che a un pubblico allargato. Poi ci sono pallottole, frasi a effetto (meglio la versione originale che quella in italiano) e donne bellissime che completano un lavoro un po’ superficiale non certo all’altezza del primo capitolo.

Un film di Frank Miller, Robert Rodriguez. Con Mickey Rourke, Jessica Alba, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Rosario Dawson. Titolo originale Sin City: A Dame To Die For. Thriller, durata 102 min. USA 2014. Lucky Red.

Trama: Al KadiÈs Bar di Sin City si incrociano le strade di sei personaggi assetati di vendetta. Un giovane e presuntuoso giocatore d’azzardo, Johnny, sfida e sconfigge più volte il perfido Senatore Roark suscitando la sua ira e le sue minacce. La bella Nancy – la cui vita è precipitata nel baratro dopo la morte dell’amato Hartigan – al KadiÈs Bar fa la spogliarellista e proprio su quel palco matura il desiderio di vendicare il suo uomo con l’aiuto di Marv. Ma soprattutto per Dwight il bar della “città del peccato” ha un grande significato: dopo anni, rivede lì Ava …

Perugia
Gherlinda: 17.20 / 18.05 / 19.40 / 22.00 / 22.35
Uci Cinemas Perugia: 17.15 / 22.10 / 22.35

Foligno
Multisala Clarici: 17.30 / 20.00 / 22.30

Terni
The Space: 15.15 / 17.35 / 20.00 / 22.30