Francesco Lisi in azione

di Daniele Sborzacchi

Ancora un pari per il Perugia, ma quello ottenuto nella prima stagionale al Curi contro il Pescara di Zeman vale tantissimo. Perché conquistato dopo una partita sofferta, ben giocata dalle due squadre, emozionante e ricca di occasioni. Arrivato in rimonta e contro una delle formazioni favorite per la promozione diretta. E contro la quale i biancorossi non hanno per niente sfigurato, anzi. La sensazione è che Baldini abbia tra le mani una compagine che se ben amalgamata, può veramente dire la sua per l’alta classifica.

Animi caldi In un buon primo tempo, con occasioni da entrambe le parti e manovre anche godibili, a catturare l’attenzione è la contestazione feroce che parte dalla Nord dopo una decina di minuti di gioco. Cori contro Santopadre, bombe carta esplose e fumogeni in campo; l’arbitro sospende addirittura la partita. Si riprende a giocare e il Pescara sfiora il vantaggio, doppia conclusione Merola-Cuppone con Adamonis attento, quindi è il Perugia a prendere il sopravvento nel gioco ed a farsi pericoloso. Lisi chiama Plizzari alla respinta, il portiere pescarese è poi super sulla punizione da fuori di Bartolomei, deviata sul palo. La ribattuta arriva ai piedi di Acella che va di prima intenzione, trovando il gomito (attaccato al corpo) di un difensore; niente rigore. Il tempo si chiude con una bella giocata del talento Merola, sterzata a destro a giro di poco fuori dallo specchio della porta.

Altre occasioni Entra Vazquez e sfiora subito il gol. L’attaccante argentino prelevato dal Gubbio, scambia con Lisi e va al tiro incrociato trovando la grande parata di Plizzari. Il Pescara dal canto suo si ‘divora’ il vantaggio con Cuppone, che in ‘coast-to-coast’ solo davanti ad Adamonis calcia alto. Il gol ospite è nell’aria ed arriva a causa di una nuova igenuità difensiva del Perugia, Acella perde palla e Cuppone scaglia il destro verso Adamonis che si salva ma nulla può sul conseguente tiro di Aloi. I biancorossi reagiscono con lo stesso Acella (ben imbeccato da Matos) che manca il gol sotto misura, poi però il Pescara sfiora il raddoppio con il palo che salva il Perugia sul sinistro di Dagasso. I Grifoni sono in bambola e il Pescara spreca clamorosamente, sempre con Cuppone che esalta i riflessi di Adamonis. Il cuore però non manca ai biancorossi, che vanno in forcing generoso cercando il pari a tutti i costi, ed allora da palla inattiva arriva il pari. La pennellata d’autore, col mancino, è di Cancellieri che manda la sfera al ‘sette’, superando Plizzari. Un giusto premio alla determinazione della squadra di Baldini, che rischia grosso nel finale (Cangiano non trova il tocco sulla linea di porta) ma porta a casa un punto meritato. E prezioso.

Perugia – Pescara 1-1
PERUGIA (4-3-3): Adamonis; Mezzoni (22′ st Paz), Angella, Vulikic, Cancellieri; Iannoni (22′ st Seghetti), Bartolomei, Acella (34′ st Cudrig); Ricci (1′ st Vazquez), Matos, Lisi (22′ st Torrasi). A disp.: Abibi, Lavorgna, Dell’Orco, Morichelli, Ebnoutalib, Giunti, Bezziccheri. All.: Baldini
PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierno, Brosco, Mesik, Milano; Aloi, Squizzato (34′ Manu), Dagasso (34′ st De Marco); Merola, Cuppone, Accornero (34′ st Cangiano). A disp.: Ciocci, Barretta, Pellacani, Moruzzi, Floriani Mussolini, Di Pasquale, Mora, Masala, Vergani. All.: Zeman
ARBITRO: Marco Emmanuele di Pisa (assistenti Cerilli-Marchetti, IV ufficiale Nigro)
MARCATORI: 16′ st Aloi, 38′ st Cancellieri
NOTE: Spettatori 5000 circa con oltre 500 tifosi del Pescara. Ammoniti Iannoni (Per), Matos (Per), Lisi (Per), Acella (Per), Mesik (Pes), Brosco (Pes). Recupero pt 3′, st 4′.

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