di Gordon Brasco
Quarto film americano di Muccino che dopo il terribile flop di «Quello che so dell’amore» molti davano in rotta vero l’Italia. Invece il regista romano non solo non pensa a un ritorno nella terra natia ma rilancia con questo nuovo film nella speranza di risollevare le proprie quotazioni a Hollywood. Il film è un classico della narrazione mucciniana: trame e sottotrame che si intersecano attraverso flash temporali che sballottano lo spettatore da un orizzonte all’altro come navi in una tempesta, nella speranza che tutta questa umanità ferita faccia breccia nel cuore del pubblico. «Padri e figlie» è quindi un elaborato circuito del dolore che ha come scopo principale quello di farvi sciogliere in lacrime, pena farvi dare dell’insensibile da chi vi sta accanto e, a essere sinceri, ci sono tutte gli ingredienti perché vi si rompano le cataratte: un bravissimo Russell Crowe perfettamente calato nella parte, un’ottima Amanda Seyfried capace di dare un inaspettato spessore psicologico al suo personaggio e un grande Aaron Paul che, smessi i panni di Jesse Pinkman della premiatissima serie tv «Breaking Bad», ci dimostra che il suo talento drammatico era tutt’altro che casuale.
Di nuovo in pista Trama semplice dai risvolti alla «Kramer contro Kramer» (anche se qui a contendersi la bimba è il padre con gli zii) la storia di Muccino risulta ben sviluppata ma appesantita da un uso troppo lezioso di alcune soluzioni stilistiche superate (Gabriele, basta con l’uso a spalla della camera e i lunghi piani sequenza) che il regista si ostina a infilare in ogni suo film e di cui non capiamo il valore aggiunto. Musiche poco incisive ma da sottolineare il tributo all’amico Jovanotti che i fan non mancheranno di riconoscere in una scena newyorkese. Insomma vale la pena spendere dei soldi per questo film? Secondo noi sì: la storia è interessante, facile da seguire, ottimamente recitata e non mancherà di sciogliere i cuori di chi non vede l’ora di farsi un bel pianto al cinema. Non ci sono piaciute alcune scelte stilistiche usate dal regista e l’intenzione (chiarissima) di sfornare un drammone così intenso da non lasciare scampo alla critica (chi oserebbe criticare negativamente un film basato sull’amore tra un padre e sua figlia?); per il resto possiamo tranquillamente dire che Muccino dopo l’ultimo flop si è rimesso in pista, ma che sia la via del successo hollywoodiano è ancora presto per dirlo.
Un film di Gabriele Muccino. Con Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Diane Kruger, Quvenzhané Wallis. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 116 min. USA, Italia 2015. 01 Distribution.
Trama: A causa di un grave incidente, il celebre scrittore Jake si trova impossibilitato a crescere con sé la sua amata figlia Katie. Passati ventisette anni, Katie è una splendida donna laureata in psicologia che vive a New York. Per riacquistare la serenità perduta e riuscire a lasciarsi andare a una storia d’amore, è però costretta ad affrontare i traumi del proprio passato.
Perugia
Gherlinda: 17.20 / 19.55 / 22.30
Uci Cinemas Perugia: 17.15 / 19.50 / 22.20
Foligno
Multisala Clarici: 17.30 / 20.00 / 22.30
Terni
The Space: 15.00 / 17.30 / 20.00 / 22.30
Cityplex Lucioli: 16.00 / 18.00 / 20.20 / 22.30