In occasione della Giornata mondiale della prematurità che si celebra il 17 novembre numerose sono state le iniziative nella struttura di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Perugia diretta dalla dottoressa Stefania Troiani. «La prematurità è un problema urgente di salute pubblica ha sottolineato la dottoressa Troiani – , rappresentando la principale causa di morte nelle bambine e bambini sotto i 5 anni di età. Ogni anno, infatti, si stima che 13,4 milioni di bambini nascano pretermine mentre un numero ancora più elevato, oltre 20 milioni di bambini, ha un basso peso alla nascita (meno di 2,5 kg)».
L’Oms ha pubblicato due nuovi documenti per favorire una più ampia diffusione della Kangaroo mother care, una pratica salvavita che include il contatto pelle-a-pelle e l’allattamento esclusivo. «Per questi bambini – ha aggiunto Troiani – , la terapia Kmc è un intervento di comprovata efficacia. E’ per questo che da sempre nella nostra struttura viene praticata questa terapia sia nei bambini prematuri che nei neonati critici». La Terapia intensiva neonatale dell’azienda ospedaliera di Perugia – prosegue la nota – è centro hub regionale, assiste circa 150 neonati prematuri all’anno, di cui 50 gravemente prematuri con lunghe e complicate degenze.
Anche il Comune di Perugia ha aderito alla giornata illuminando di viola la fontana Maggiore e il sindaco Andrea Romizi, nel pomeriggio, si è recato personalmente in visita ai piccoli pazienti intrattenendosi con i genitori, con il personale sanitario e con le associazioni di volontariato “La Carica dei Prematuri” e “Cuore di maglia” che hanno promosso il pomeriggio di festa. Il sindaco è stato accolto dal dottor Giuseppe De Filippis, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia, che lo ha accompagnato, insieme al vicesindaco Gianluca Tuteri, nella visita alla struttura.