Il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino

Messaggio del vescovo di Assisi Domenico Sorrentino ad elezioni avvenute

Ad elezioni ormai avvenute, esprimo di cuore al neo eletto, e a quanti concorreranno con lui all’amministrazione comunale, gli auguri per un esercizio proficuo e sereno del mandato, a servizio del bene comune.

Nel solco del mio precedente appello del 15 aprile scorso, ribadisco la necessità di una politica che risponda pienamente alla vocazione di Assisi. In essa, nel rispetto delle legittime diversità, restino ben riconoscibili i tratti cristiani e francescani che la rendono terra di attrazione per la Chiesa ed il mondo.

Mi sembra poi importante invitare a fare quanto possibile in vista «di una di una politica a sostegno della produzione e del lavoro, specie per una più adeguata valorizzazione del turismo e dell’artigianato, come anche di una politica a sostegno della famiglia, per contrastare, specie nel centro storico, la tendenza allo spopolamento e, in ogni caso, per sostenere i valori fondamentali dell’unità dei nuclei familiari e dell’accoglienza generosa della vita … in particolare mi faccio voce dei più deboli, di quanti sono quotidianamente alle porte delle nostre strutture caritative alla ricerca di accoglienza, di ascolto, di un aiuto che non si limiti al sostegno immediato, ma offra soluzioni permanenti. La Città di Francesco deve spiccare per il suo senso di accoglienza e di solidarietà. Se occorre dare grande attenzione all’ambiente, ancor più la si deve alle persone. Gli anziani crescono nel numero e nelle esigenze: è segno di civiltà una speciale premura verso di loro. Agli immigrati, spesso tra noi presenti nel ruolo di badanti, occorre far sentire il calore di una piena accoglienza. Tra le persone mi si consenta di additare anche i giovani, alla cui condizione occorre dare, da parte ecclesiale come da parte civile, la massima attenzione” (messaggio alla città).

Infine, a conclusione di una campagna elettorale che, a tratti, ha conosciuto notevoli livelli di tensione, mi si consenta di fare appello al senso di responsabilità di tutti, perché i toni del dialogo e del confronto, nella serena dialettica delle parti, favoriscano un clima costruttivo ed ogni possibile collaborazione a vantaggio dell’intera Città. Assisi assuma il volto che tanto le si addice, nel nome di Francesco di Assisi, di “città della pace”.

+ Domenico, vescovo

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