di Ester Pascolini

Alla fine qualcosa si è mosso. Dopo l’infuocato consiglio comunale di lunedì scorso e lo scontro, prodottosi a mezzo stampa, tra il sindaco Presciutti e l’assessore Fioroni, Il tavolo di crisi per l’ex stabilimento Tagina di Gualdo Tadino è stato convocato. L’assessore regionale allo sviluppo economico, sollecitato dai sindacati, che il 7 marzo hanno presentato formale richiesta di apertura, ha fissato la data dell’incontro, previsto per il prossimo 13 marzo alle 9,30, data coincidente con ultimo giorno di cassa integrazione per i lavoratori. Il gruppo consiliare gualdese di Forza Italia, con i suoi rappresentanti Silvia Minelli e Fabio Viventi, prova a intestarsi il risultato: «Il consiglio comunale aperto che si è tenuto lo scorso lunedì 6 marzo, chiesto e fortemente voluto dalle forze politiche di minoranza del centrodestra sul tema della vicenda Saxa Gualdo, ha prodotto i suoi effetti».

IL CASO TAGINA

    Le accuse reciproche E se da un lato il sindaco Presciutti, durante l’assise cittadina, aveva lamentato la scarsa considerazione della vicenda da parte dell’assessore Fioroni, che «non solo non ha partecipato a questo consiglio comunale, ma non si è degnato neanche di farmi una telefonata, dopo la mia, per quanto irrituale, richiesta di convocazione del tavolo», dall’altro la reazione dei due consiglieri forzisti non ha tardato ad arrivare. In una nota inviata alla stampa, questi gettano nuova benzina sul fuoco: «E’ stato espressamente scritto che l’amministrazione doveva farsi promotrice nei confronti dei sindacati, e in alternativa della proprietà, di inoltrare richiesta del tavolo di crisi alla Regione Umbria. Perché questa è la procedura corretta, e non certo richieste scomposte di tavoli istituzionali di confronto come quella inviata dal sindaco, guarda caso il venerdì (2 marzo) prima del consiglio comunale aperto (6 marzo)».

    L’attesa Si scrive, dunque, un nuovo capitolo della vicenda. A fare da sfondo alla trepida attesa dei lavoratori, un clima da inizio di campagna elettorale, con le forze politiche, regionali e comunali, che si sferrano colpi e si accusano vicendevolmente di strumentalizzare i fatti.

    In città Nonostante la notizia della convocazione del tavolo regionale, che fa crescere le aspettative, in città c’è una viva preoccupazione, accompagnata dalla flebile speranza che questo tavolo produca, in tempi rapidi, dei risultati tangibili. Determinante sarà, a questo punto, il ruolo dell’assessore Fioroni e della Regione. La situazione seria e intricata dell’azienda rende evidente l’impossibilità di una risoluzione locale, irrealizzabile con le sole forze messe in campo dall’amministrazione comunale e dai sindacati. I lavoratori chiedono di alzare l’asticella, di portare la questione sui tavoli istituzionali di livello superiore, di anteporre le istanze dei dipendenti a quelle delle parti politiche, auspicando uno sforzo corale che possa, dopo tante vicissitudini, garantire il futuro allo stabilimento Saxa Gres di Gualdo Tadino.

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