di Mar. Ros.
Avevano dichiarato sciopero delle maestranze per tutta la giornata di venerdì, come segno di protesta per le ripetute fermate dell’area a caldo visto l’annunciato ennesimo stop del reparto Acc da venerdì 20 gennaio a mercoledì 25, ma a seguito di un ulteriore confronto con la direzione aziendale, le Rsu di Tk-Ast hanno fatto dietrofront: «Lo sciopero è revocato ma ora puntiamo a soluzioni definitive»
Dietrofront Rsu, niente sciopero Dopo la lettera di sciopero per tutta la giornata di venerdì, inviata all’azienda, le Rsu sono state infatti nuovamente convocate dal direttore di stabilimento per analizzare la situazione; ne è scaturita un’ampia e approfondita discussione, durata diverse ore, dove l’esecutivo con forza ha espresso tutte le problematiche organizzative presenti nei reparti, e durante la quale non mancati momenti di tensione, ma l’esito dell’incontro è stato positivo, la discussione è stata risolutiva perché Ast ha accordato all’esecutivo le richieste avanzate. Sulle consuete fermate produttive, è stato concordato, sarà salvaguardata la domenica, la quale sarà lavorativa. Per i mesi di gennaio e febbraio tutti i lavoratori interessati alle fermate impiantistiche avranno inoltre la possibilità di recarsi al lavoro nei turni di appartenenza, svolgendo attività formativa o operativa, per chi resterà a casa sarà invece aperta la Cassa integrazione ordinaria.
Esecutivo a caccia di soluzioni definitive Per questa volta è così, l’allarme sciopero rientra ma la retromarcia delle Rsu si concretizza non senza clausole: «In questi due mesi – fanno sapere i rappresentanti di Fim, Fiom, Fismic, Ugl e Uilm, si avvierà un confronto con l’obiettivo di ricercare soluzioni definitive. Oltre ciò dalla prossima settimana inizierà un confronto con la direzione aziendale in materia di Ordini di lavoro a partire dai reparti Pix e Logistica. Contemporaneamente all’arrivo del capo del personale (la prossima dovrebbe essere la settimana buona ndR), i delegati chiederanno l’avvio della discussione in merito ad impiegati, quadri e personale di vigilanza». Ciò non toglie che quanto accordato dall’azienda sia, per le Rsu, soddisfacente: «Valutiamo positivamente questo risultato in quanto permette ai lavoratori di salvaguardare il salario e di aprire un confronto a 360 gradi con l’azienda, fermo restando che l’obiettivo finale è trovare una soluzione definitiva agli scarichi produttivi (in mattinata associati a mancato approvvigionamento di materie prime)».
@martarosati28