di Mar. Ros.
«Ast è fuori dal tunnel della crisi», questo il principale dato che emerge dal summit romano. Dopo convocazioni sfumate e rinvii, ecco arrivato il giorno del tavolo al ministero dello Sviluppo economico per la consueta verifica dello storico accordo di dicembre 2014, tra casa madre Thyssen, management Ast, rappresentanti delle istituzioni regionali umbre e ternane, le segreterie nazionali e territoriali di Fim, Fiom, Fismic, Ugl e Uilm, i coordinatori delle Rsu di Acciai speciali Terni e Federmanager. La data cade esattamente all’indomani dell’annuncio a Essen, da parte del Ceo Heinrich Hiesinger, di un bilancio positivo che ha visto Thyssen chiudere con un utile di 261 milioni, cifra alla quale Ast, è stato chiarito al tavolo romano, ha contribuito per 3,3 milioni di euro. A rappresentare il governo c’era il coordinatore dell’unità gestione vertenze del Mise Giampietro Castano, presente il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e i dirigenti del settore dell’ente regionale umbro.
Vertice in corso Al via l’incontro in un clima disteso e con notizie positive da parte di Ast. Secondo quanto trapela, la linea 6 sarà pienamente operativa a partire dal prossimo maggio e l’azienda punta a raggiungere per l’anno in corso un milione e 20 mila tonnellate di fuso, nel frattempo si apprende che la lean production voluta dall’ad Massimiliano Burelli ha già portato i suoi frutti con una riduzione delle giacenza del 30% ed è solo l’inizio. Meno confortanti le notizie che riguardano Titania anche se nulla è perso, il futuro è incerto. La chiusura di Vdm, come noto, ha penalizzato questa produzione ma sarebbero in corso trattative con un altro soggetto. Nella relazione introduttiva, l’amministratore delegato per questo capitolo ha fatto riferimento anche all’occupazione: il personale di Titania, nel caso in cui venisse dismessa sarebbe ricollocato; qualora invece arrivassero nuovi ordini non si escludono assunzioni. A stretto giro, è stato annunciato, sarà affidato l’appalto per il recupero delle scorie; l’iter di gara internazionale dovrebbe chiudersi entro il prossimo febbraio quando scopriremo il player meglio valutato dalla commissione. Nei piani dell’azienda ci sarebbe anche un piano di trasformazione per Aspasiel da 16 milioni, nel frattempo si apprende di un aumento di volumi, grazie agli investimenti, nella produzione del Tubificio con un incremento di 9 mila tonnellate (da 64000 a 73000); più lungo il balzo in avanti dei fucinati (da 15000 t a 21000). Sulle assunzioni infine è stato illustrato il dato relativo al periodo luglio 2014-ottobre 2016 e si tratta di 84 unità in ingresso (15 dirigenti, 17 quadri, 23 impiegati e 29 operai) alle quali vanno aggiunti i 34 interinali, a fronte di 400 uscite relative allo stesso biennio; il numero complessivo di occupati si attesta sulle 2.375 unità.
Tk-Ast al Mise Dalla data del precedente summit in via Molise a Roma, diverse cose all’interno dello stabilimento siderurgico ternano sono cambiate, o meglio ‘si sono sbloccate’ se pensiamo al lavoro condotto dalle Rsu insieme all’ufficio del Personale sulla questione di livelli e professionalità in tutti i reparti. Altra nota positiva le assunzioni con le quali via via si stanno rimpolpando organici ridotti, ma la cosa alle segreterie dei sindacati di categoria non basta, o almeno così avevano lasciato intendere dopo il mancato invito alla stesura e alla firma del protocollo sulla legalità, accendendo il dibattito su diverse questioni; il che lascia pensare che quello delle relazioni industriali possa essere stato un tema affrontato al ministero. Dopo quanto emerso davanti al governo lo scorso agosto, venerdì mattina Ast ha annunciato le novità su Titania e fatto il punto sull’avanzamento dei lavori per il trasferimento della linea 6. Non è mancato il riferimento all’andamento di Acc connesso ai volumi produttivi, come avvenuto per altri reparti.
I sindacati A margine del vertice, le segreterie di Fim, Fiom, Fismic, Ugl e Uilm Terni hanno fiferito: «Siamo soddisfatti, rientrano anche i timori che in questi anni ci sono stati rispetto al raggiungimento degli obiettivi fissati nell’accordo, che oggi mettono in sicurezza il sito di Terni da un punto di vista economico, produttivo e occupazionale. I singoli temi affrontati al ministero – annunciano – vedranno, a partire dalla prossima settimana come richiesto dalle organizzazioni sindacali, un confronto con l’amministratore delegato per affrontare ed eventualmente risolvere le criticità da noi evidenziate al Mise e ancora presenti. Quanto illustrato e discusso nella riunione odierna e i temi che saranno affrontati successivamente saranno oggetto di informazione in assemblee che organizzeremo nei prossimi giorni».
@martarosati28